GLI ABUSI

"Così mi violentava", la verità nel diario di una 14enne di Pontecagnano Faiano

Le accuse al vigilante che avrebbe provato a sottrarre la minore alla madre

PONTECAGNANO FAIANO - Sul cellulare della ragazzina il numero telefonico dello stupratore era archiviato con il nome di Chiara. Quando a fine gennaio la madre ne sorprese i messaggi fu però evidente che quelle frasi non potevano arrivare da un’amica coetanea ma erano il frutto della mente, perversa, di un uomo adulto. L’inchiesta che ha condotto agli arresti domiciliari il 41enne A.G., guardia giurata di Pontecagnano, è nata così, in occasione di un pranzo a cui mamma e figlia stavano partecipando in casa di amici e durante il quale la 14enne si era allontanata per nascondersi in bagno a rispondere ai messaggi che le arrivavano sul telefonino.

L’avrebbe esortata ad accusare la madre di maltrattamenti e perfino a ferirsi, per rendere quei racconti più credibili. «Mi scriveva dei bigliettini con le frasi che dovevo dire» ha spiegato la 14enne ai carabinieri della stazione di Mercatello. E di quel piano spregiudicato è stata trovata traccia anche nel diario segreto su cui lei scriveva sia delle violenze subite che dell’istigazione a mentire. Era un piano, si spiega nell’ordinanza di custodia cautelare, ordito “al fine di allontanarla dalla famiglia e poterne abusare liberamente”.