Così la sinistra insidia il “fortino” Provincia

La lista presentata sarà anche un test dopo l’ingresso a Palazzo di Città Lambiase: «Assume un valore che va oltre il ruolo marginale dei consiglieri»

SALERNO. Dopo aver espugnato il fortino del Comune di Salerno piazzando, contro ogni previsione della vigilia, un consigliere comunale, la sinistra domenica prossima gioca la carta delle Provinciali. Certo sono elezioni indirette. Il voto dei cittadini non c’è. Ma la presenza della lista “Provincia di tutti” ha un significato politico: l’esistenza, nella nostra provincia, di una alternativa, a sinistra, al Partito democratico. La presenza però, è anche un modo per testare la tenuta politica del progetto nato prima delle amministrative. Che oggi incassa anche il consenso del consigliere comunale Dante Santoro che ha firmato la lista “Provincia di tutti” e «la sosterrò con il mio voto – ammette Santoro – In consiglio, sui alcuni temi stiamo lavorando insieme e mi sembra un buon percorso». L’appoggio di Dante Santoro, sottintende anche un dialogo con il movimento del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e dunque uno sguardo ampio a un fronte comune di opposizione. È dal 2009 che la sinistra manca a Palazzo Sant’Agostino. Otto anni fa Rifondazione conquistò, per la seconda volta, uno scranno con Massimo Cariello, attuale sindaco di Eboli poi passato nel centrodestra con il Nuovo Psi. «Il Partito democratico e i suoi alleati hanno voluto l’abolizione delle Provincie ed oggi fanno una “battaglia” incomprensibile per occupare scranni di un Consiglio che non vogliono abbia alcun peso nella pianificazione del territorio e nella gestione dei “servizi” sovracomunali». Gianpaolo Lambiase, consigliere comunale di Salerno, è lapidario. «Le Province – aggiunge – erano enti utili e necessari per la pianificazione del territorio perché consentiva un dialogo costante con i sindaci permettendo un più puntale intervento». I tempi sono cambiati sì, la legge Delrio ha svuotato le Province pur costringendole ad occuparsi di temi sensibili: ambiente, viabilità, scuole. Ed è per questo che «il nostro obiettivo è quello di salvaguardare l’ambiente, fondamentale per la promozione dello sviluppo dell’agricoltura e del turismo – spiega il segretario di Rifondazione, Loredana Marino – ma anche lavorare a un piano per il lavoro e per la tutela del diritto alla salute attraverso un confronto con la Regione al fine di garantire presidi sanitari e strutture ospedaliere agli abitanti di tutti i territori specialmente di quelli più interni». Anche alle Provinciali, l’Altra Europa con Tsipras «lavora e promuove, insieme alle forze della sinistra Si e Rifondazione, la costruzione di una vera e nuova sinistra – commenta Andreas Andreou, portavoce de L’Altra Europa – Una sinistra chiaramente antiliberista e quindi alternativa al Pd, partito che ormai ha abbandonato la difesa – anche minima - dei diritti sociali, politici e civili, in quanto totalmente asservito ai dettami dei poteri forti del neoliberismo e della Troika. Ai fini della costruzione di tale schieramento antagonista al Pd – continua Andreou – è auspicabile dunque che anche nella nostra Provincia ci sia un rappresentante di questa nuova sinistra». E domenica, l’altra novità, è anche la presenza della lista del Partito socialista che nel 2014 provò a fare entrare un proprio uomo candidandolo nella lista Pd. Ma non fu eletto. Cosiché, lunedì mattina, il consiglio provinciale potrebbe presentarsi con una geograrfia diversa da quell’asse Pd – moderati a trazione deluchiana e ritrovarsi in maggioranza i Socialisti e all’opposizione, così come accade già a Palazzo di Città, la sinistra.

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