LA STORIA

Così il codista sfrutta i benefit dell’articolo 14 

Il salernitano Cafaro è un pioniere del settore. E ha inventato un’opportunità per i disabili 

SALERNO. In questi tempi difficili la parola d'ordine per chi è in perenne ricerca di lavoro è quella del reinventarsi. Lo sa bene il salernitano Giovanni Cafaro che dopo aver creato ed istituzionalizzato la professione del “codista”, propone ora una nuova figura puntando all’inserimento nel mondo del lavoro di nuovi professionisti del settore. Giovani disoccupati o persone con lievi disabilità potranno diventare “codisti art.14” tramite la possibilità data appunto dall’articolo 14 di assunzione in cooperative sociali. Ma andiamo con ordine: cos’è un codista? Laureato in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Fisciano, Giovanni Cafaro, 44enne nato e vissuto a Salerno ma da diversi anni trasferitosi a Milano per lavoro, è salito agli onori della cronaca circa tre anni fa quando, rimasto disoccupato, ha deciso di sbarcare il lunario facendosi pagare da alcuni primi clienti per fare la fila alle Poste, all’Inps, all’Agenzia delle entrate o in un qualsiasi altro ufficio dove i tempi della burocrazia scoraggerebbero anche la persona più paziente.
Iniziato per gioco, il traffico di affari ha iniziato a crescere, fino ad arrivare addirittura alla creazione del primo contratto collettivo nazionale per codisti nel 2014. Ad oggi sono ben 500 le persone che hanno ricevuto l’attestato di codista al termine di un rigoroso corso di formazione effettuato tramite collegamento Skype. E con lo sviluppo della nuova figura di “codista art.14”, il numero potrebbe crescere rapidamente. «Ho iniziato di recente, nel corso della mia attività – racconta Cafaro – una collaborazione con una cooperativa sociale che segue i disabili e gli svantaggiati. Ho avuto la possibilità di conoscere persone con disabilità che hanno mostrato, con mia grande gioia, interesse a frequentare i miei corsi di formazione e diventare codisti. Si tratta di persone con lievi disabilità, in grado di svolgere la mansione del codista. Sulla base di questa mia personale esperienza e viste le grandi opportunità lavorative, ho deciso di creare la nuova professione del “codista art.14”. Un professionista e un tutor che aiuterà non solo i disabili codisti ma anche altre professionalità ad inserirsi nel mondo del lavoro, seguendoli dalla selezione all’inserimento lavorativo , utilizzando esclusivamente l’articolo 14».
Con la legge nazionale 68 del 1999 infatti, si è inserita la possibilità per le cooperative sociali, tramite appunto l’articolo 14, di assumere disabili anche per conto delle aziende o degli Enti nonché assumere normodotati per svolgere le mansioni quotidiane delle cooperative. «L’articolo 14 è una grande opportunità – continua il codista – che porterà all’assunzione contemporanea e diretta di centinaia di migliaia di disabili e normodotati, se applicato. Ho incontrato circa 150 amministratori delegati e direttori del personale, sto ricevendo tanto interesse e sto facendo conoscere loro le notevoli opportunità di lavoro». Il tutto vola anche grazie ai social, dove Cafaro è molto attivo proprio per spiegare e divulgare questo nuovo fenomeno che non crea solo un metodo di sostentamento ma dona anche tanta fiducia, mostrando quanto possa bastare poco per risalire la china, dopo un momento di smarrimento. «I disabili spesso non riescono facilmente a trovare lavoro – conclude l’imprenditore salernitano – Vorrei essere, nel mio piccolo, il loro portavoce».

©RIPRODUZIONE RISERVATA