«Così a rischio i servizi erogati ai nostri cittadini»

All’ufficio di presidenza dell’Anci le preoccupazioni per le casse dei comuni Anche De Luca tuona: «Situazione drammatica, non so più dove tagliare»

ROMA. Il provvedimento della spending review rischia di portare al dissesto i comuni che potrebbero non essere più in grado di garantire i servizi ai cittadini. E’ la preoccupazione emersa dall’Ufficio di presidenza dell’Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani, svoltosi ieri a Roma e al quale ha preso parte anche il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. Il primo cittadino salernitano, nel suo intervento, ha espresso forti critiche e grande preoccupazione per la situazione in cui versano i Comuni italiani a seguito delle decisioni assunte dal Governo in tema di spending review. «Abbiamo visto crescere in modo inimmaginabile la centralizzazione – ha detto De Luca – Con questi tagli ai trasferimenti ai Comuni, noi amministratori non abbiamo margini per recuperare». Lo stesso sindaco, inoltre, sottolinea «io faccio fatica a capire cosa posso tagliare ancora. Oggi noi rivendichiamo la nostra autonomia e la parità rispetto al centro. Lo Stato ha diritto di fissare delle regole di carattere oggettivo ma non può decidere di bloccare a luglio dei trasferimenti quando per esempio il bilancio del mio Comune è stato approvato a dicembre ed ho già attivato tutti i contratti di servizio».

De Luca definisce inaccettabile l’atteggiamento degli interlocutori che, a pochissimi giorni dalla grande manifestazione dell’Anci del 24 luglio scorso, non solo non hanno accolto i rilievi che l’associazione ha mosso, ma hanno addirittura peggiorato il decreto sulla spending review. «Una situazione drammatica», ribadisce il sindaco di Salerno che invita l’Anci a «prendere, senza ulteriori indugi una posizione forte nei confronti del Governo. La nostra “eleganza istituzionale” non è stata né capita, né rispettata».

Il giudizio negativo sul decreto è stato ribadito dallo stesso presidente dell’Anci e sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio. «Auspichiamo – ha detto – che da qui alla legge di stabilità ci sia lo spazio per rivedere questi tagli che sono lineari e che andranno a ricadere sui servizi, perché i Comuni hanno esaurito i loro margini. Anzi molte amministrazioni sono in deficit di liquidità, ed altre hanno ricevuto meno di quanto pensavano dal gettito Imu, la situazione è drammatica. Ci pare che non ci sia solo il problema dell’Europa, ma anche quello dei Comuni e delle città dove la gente vive».

Per l’Anci il testo continua ad essere insoddisfacente perché «ribadisce i tagli lineari ai Comuni, 500 milioni quest’anno e 2 miliardi l’anno prossimo». A parere di Delrio «queste riduzioni di spesa impediranno ai Comuni di erogare i servizi e di rispettare il patto di stabilità e sarà un disastro».

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