la fiaccolata

Corteo per Dario «Basta coi silenzi Vogliamo la verità»

NOCERA INFERIORE. «Il Signore vuole che noi adesso troviamo il coraggio di rialzarci e di ritrovare la speranza. Non dico la fede. La fede è un dono, un di più che forse non è per tutti. Ma la...

NOCERA INFERIORE. «Il Signore vuole che noi adesso troviamo il coraggio di rialzarci e di ritrovare la speranza. Non dico la fede. La fede è un dono, un di più che forse non è per tutti. Ma la speranza di una vita migliore è per tutti». Don Andrea Annunziata scolpisce queste parole durante l’omelia del trigesimo dedicato a Dario Ferrara, il giovane morto dopo una colluttazione lo scorso 25 aprile e che proprio ieri avrebbe compiuto 22 anni.

La chiesa di San Giovanni Battista della frazione di Cicalesi a Nocera Inferiore era gremita di gente. Familiari, amici, tifosi, cittadini che hanno seguito la vicenda di Dario fin dall’inizio. «Vogliamo cambiare il mondo, allora iniziamo a cambiare noi stessi» continua Don Andrea, che poi parla della fiaccolata: «Accendere luci in un mondo di buio va bene, ma accendo la luce se so cos’è la luce, altrimenti è una sceneggiata. Cerchiamo di dare luce davvero ad un mondo fatto di buio».

Sul finale del rito religioso un amico di Dario, in rappresentanza di un folto gruppo di ragazzi, ha letto un documento. «Siamo qui per chiedere giustizia per Dario. Un figlio, un fratello, un amico. Adesso basta , adesso è tempo di parlare. Basta con le mezze verità. Siate uomini. Abbiate paura dei rimorsi», dice il giovane rivolgendosi a chi sa cosa sia accaduto quel 25 aprile nel parco Canzolino di Nocera Inferiore. «È tempo che la macchina della giustizia si metta in moto», conclude. Poi un lungo applauso.

Dopo la messa, circa cento candele bianche sono state accese. Un corteo fatto di ragazzi ed abitanti del posto, dietro uno strisicone - “Giustizia per Dario” - è partito proprio dalla chiesa proseguendo per via D’Alessandro, via Napoli, via Astuti, via Roma, via Garibaldi, corso Vittorio Emanuele, piazza Diaz, piazza Cianciullo. Per fermarsi dinanzi al liceo classico “Vico”. Lì, i tifosi della Nocerina, di cui Dario era un grande tifoso (era nel gruppo dei “Massive”), hanno aspettato il corteo di gente. Hanno acceso bengala e luci lampeggianti, illuminando una gigantografia del giovane Dario con sopra la scritta “vivere ultras per continuare a vivere per l’eternità”.

«Dario sempre con noi» gridavano i tifosi, con il corteo fermo, immobile davanti alla statua di Vico, simbolo della piazza e del liceo classico.

Davide Speranza