Corsa ad aiuti e pacchi alimentari

Cresce in città il disagio e si allunga la fila di persone davanti agli uffici delle politiche sociali

Cresce il disagio sociale a Nocera Inferiore. C’è una corsa alla richiesta di sussidi. Dalle agevolazioni Tarsu al pacco alimentare, l’amministrazione comunale è a dir poco bersagliata da singoli e nuclei familiari meno abbienti. È lunga la fila davanti gli uffici di via Libroia. Tutti a chiedere aiuto al sindaco Manlio Torquato e all’assessore al ramo, Ilario Capaldo. Una crescente richiesta di aiuto difficile da arginare. Fortunatamente ci sono anche le parrocchie che con l’Avvento di carità e le raccolte alimentari straordinarie provano a dare una risposta a chi si trova in particolari condizioni di difficoltà.

In questo quadro così complesso c’è anche qualche voce fuori dal coro, che sollecita le istituzioni a fare meglio di quanto non stiano già facendo. Un’inversione di rotta, insomma, quella che vorrebbe l’Amdot. L’Associazione malati d’organo e trapiantati, presieduta da Gino D’Angelo, da sempre al servizio degli ammalati e bisognosi, prende una posizione netta. Tiene in considerazione quanto fatto dall’amministrazione, «abbiamo molto apprezzato e apprezziamo l’operato del sindaco, lo riteniamo una persona onesta che si è trovata di fronte ad un’eredità pesante», ma sollecita uno scatto in più. «Il nostro – ha dichiarato il presidente – è un appello a tutte le forze politiche e della società affinché si prenda coscienza delle difficoltà economiche dei cittadini. Oggi viviamo la più profonda crisi dal dopoguerra, ma con una differenza notevole rispetto al passato: allora, dopo le macerie c’era la voglia di costruire, ora invece si intravedono davvero poche speranze».

D’Angelo ha aggiunto: «Per quanta buona volontà possa avere, la classe politica locale deve fare delle scelte nette, precise, nei confronti di chi rappresenta ancora il vecchio all’interno dell’amministrazione e della macchina comunale. Bisogna soprattutto avere il coraggio di investire sulle nuove generazioni». Una considerazione che va al di là delle sole politiche sociali, ma che interroga su più vasta scala i responsabili dell’amministrazione comunale.

Ritornando invece al tema della solidarietà, il presidente Amdot ne ha avute pure per il Piano di zona S1: «Bisogna fare un vero investimento sociale. Risolvere una volta e per tutte la vergogna del Piano di zona e spezzare ogni cordone con il passato, il peggior passato di questa città».

Non solo critiche, ma anche mano tesa e collaborativa: «L’impegno dell’Amdot, per quanto è nelle sue possibilità – ha concluso D’Angelo –, c’è e continuerà ad esserci per i nocerini». Dichiarazioni che potrebbero scatenare non poche reazioni su una materia che già fa discutere non poco.

Salvatore D’Angelo

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