L'EMERGENZA EPIDEMIA

Coronavirus, una cena inguaia l’estate a Pisciotta

Il focolaio provocato da un incontro tra amici. Il sindaco: mascherine obbligatorie

PISCIOTTA - Preoccupano alcuni focolai, come quello al Carmine a Salerno e i cluster familiari nel Cilento. Anche se, come sottolineano i virologi, «non è una seconda ondata», la paura torna a farsi strada. Aumentano i contagi in provincia e nelle località costiere a sud, Paestum, Casal Velino e Pisciotta.

È proprio il borgo famoso per gli ulivi di Ungaretti e le alici di Menaica a registrare il numero più alto di casi positivi di Coronavirus a sud di Salerno. I contagiati sono sei e sono tutti collegati al focolaio del Carmine. È stato questo a spingere il sindaco di Pisciotta, Ettore Liguori, ad adottare un’ordinanza con la quale si stabilisce «l’utilizzo obbligatorio e cautelativo delle mascherine anche in tutte le aree all’aperto, oltre che, come già stabilito, negli ambienti chiusi». Il provvedimento, che prevede l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale fino al 31 luglio, è stato preso alla luce dei primi casi positivi al Coronavirus emersi nella giornata di martedì a Pisciotta. Nella giornata di ieri, poi, sono stati eseguiti nuovi tamponi, e decine di altri sono stati predisposti dall’Asl anche a Rodio, la piccola frazione collinare. «Si tratta di casi collegati alla stessa area di contagio e alle stesse relazioni familiari», ha spiegato il sindaco Liguori.

Marianna Vallone

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