L'EMERGENZA EPIDEMIA

Coronavirus, niente vaccini agli invisibili: sos al commissario Figliuolo

L’avvocato Spadafora: «Oltre 3mila persone escluse, silenzi dalla Prefettura»

199 nuovi contagi in Campania

SALERNO - C’è un’enorme falla nella campagna vaccinale in corso per contrastare la diffusione del Covid: almeno 3mila extracomunitari a Salerno e in provincia non hanno alcuna possibilità di poter accedere alle procedure di immunizzazione. Un allarme che viene rilanciato dall’avvocato Umberto Spadafora che parla senza mezzi termini di una «mini Apartheid »; un caso sanitario che a breve sarà segnalato anche al commissario nazionale, il generale Figliuolo, visto che nemmeno la Prefettura di Salerno ha ritenuto di rispondere agli appelli lanciati dal legale.

La “falla” nel sistema. Non si placa, anzi, prosegue l’emergenza legata all’inserimento nella campagna vaccinale degli extracomunitari che vivono sul nostro territorio, molti senza fissa dimora, come evidenziato da diverse associazioni nei giorni passati. A queste denunce si aggiunge anche quella esposta nel dettaglio dall’avvocato Spadafora che spiega tutte le difficoltà che vivono i cittadini stranieri a Salerno e nelle città della provincia, completamente esclusi dal diritto e dalla possibilità di inserirsi nella prenotazione dei vaccini. «È una falla immensa – spiega il legale – una situazione grave, stiamo contattando il generale Figliuolo per metterlo al al corrente di quanto sta accadendo». La comunicazione al commissario straordinario per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica arriva dopo una sollecitazione «andata a vuoto » inviata dall’avvocato alla Prefettura di Salerno. «Abbiamo inviato una comunicazione agli uffici della sede prefettizia , chiedendo di affrontare il problema, da giorni non ricevo risposta, eppure stiamo parlando di una palese minaccia per la salute dei cittadini, oltre che per gli extracomunitari stessi», spiega Spadafora entrando nel dettaglio della questione: «A Salerno ci sono almeno 90 stranieri già iscritti e pronti a poter fare il vaccino ma in tutta la provincia superiamo le 3mila unità. Con gli extracomunitari abbiamo già in passato effettuato dei convegni a Campolongo per dargli una sorta di identificazione sanitaria. Il problema è che queste persone devono anche essere recensite, capire in che condizioni di salute versano, molti non capiscono la lingua, hanno difficoltà anche con le leggi».

Il procedimento e l’allarme. La questione è stata approfondita da quello che poteva sembrare un banale procedimento dibattuto davanti al Giudice di Pace di Salerno, protagonista un extracomunitario di origini albanesi che vive a Salerno. Da questo procedimento è emersa la falla nel sistema vaccinale sul territorio campano, come spiega lo stesso avvocato: «Si è appalesata la mancata progettazione di una platea di vaccinazione destinata agli extracomunitari che girano liberamente nelle nostre strade, lavorano nei nostri campi e nelle nostre case, andando liberamente dove vogliono, per loro non è prevista una qualsiasi forma di visita medica, non sono previsti tamponi, non è prevista nessuna vaccinazione». «Parliamo - sottolinea - di una vera e propria mini Apartheid nei confronti di tanti extracomunitari a Salerno, in provincia e non solo, una questione che riguarda tutta la Regione Campania, così come altri territori. Persone che non possono essere sottoposti a visite mediche o vaccinazioni semplicemente perché non sono in possesso del permesso di soggiorno, non hanno diritto di asilo, senza questi titoli non hanno accesso a una tutela sanitaria ». Sono tante, a Salerno città, le comunità che attendono ancora le soluzioni per poter accedere alla campagna vaccinale. Si tratta per lo più di bengalesi e senegalesi, cittadini che per la grande maggioranza non hanno a disposizione una tessera sanitaria e per questo hanno difficoltà a inserirsi nel sistema di prenotazione messo in piedi dalla Regione. Per non parlare delle criticità legate alla disponibilità di connessioni online per effettuare le procedure. «Ritengo indispensabile da parte delle autorità competenti affrontare il problema, perché un malaugurato contagio ad opera degli extracomunitari, liberi di circolare, potrebbe compromettere la tanta agognata ripresa e resilienza», ha ribadito l'avvocato Spadafora, in attesa di un segnale dalla Prefettura.

Marco Rarità