L'EMERGENZA EPIDEMIA

Coronavirus, nell'Agro Giudice riapre le chiese per la preghiera

Lettera ai fedeli dal vescovo di Nocera-Sarno. A Salerno restano confermate le porte chiuse

SALERNO - I vescovi del Salernitano procedono in ordine sparso rispetto alle linee guida relative all’accesso nei luoghi sacri e, in parte, alle celebrazioni dei riti della Settimana Santa. Così quello della diocesi Nocera- Sarno, monsignor Giuseppe Giudice, ha ieri disposto che «dal prossimo venerdì 3 aprile, con le attenzioni a tutte le norme emanate, si possono tenere aperte le chiese per permettere la preghiera personale ». L’arcivescovo di Salerno, Andrea Bellandi, in una nota inviata a tutti i preti incardinati presso la Curia di via Roberto il Guiscardo, a sua volta ha scritto che «perdurando le misure restrittive in atto, che riguardano gli assembramenti e i movimenti delle persone, le solenni celebrazioni Liturgiche previste dal Messale Romano per la Domenica delle Palme e il Triduo Pasquale dovranno svolgersi nelle chiese, a porte chiuse, senza il concorso di popolo ».

Il vescovo di Nocera, poi, per quanto riguarda l’accesso in chiesa rimanda «al prudente giudizio dei parroci e superiori di decidere l’orario di apertura e di chiusura. Invito, ancora una volta, ad essere saggi e prudenti per non rendere vani i sacrifici compiuti fino a questo momento e che, secondo gli esperti, stanno producendo effetti positivi. È bene in questo momento non abbassare la guardia, sapendo che l’emergenza ancora continua ». I sacerdoti che lo vorranno, potranno ritrovarsi in una chiesa parrocchiale e concelebrare insieme. Come da accordi tra la Segreteria Generale della Conferenza episcopale italiana e la Presidenza del Consiglio, basta che non si superi il numero di 8 persone e siano rispettate le misure sanitarie a partire dalla distanza fisica.

Le persone possono partecipare soltanto avendo un servizio specifico, e possono essere, oltre ai celebranti, un diacono, uno per il servizio all’altare, un cantore, un organista e due animatori della comunicazione solo per la celebrazione dell’Ordinario. «Viviamo questa Pasqua in famiglia, distanti ma uniti, pregando e offrendo i nostri piccoli sacrifici che, uniti a quelli di tanti che soffrono e muoiono, ci uniscono all’unico sacrificio di Cristo», conclude il vescovo di Nocera-Sarno nel rivolgersi ai fedeli. Monsignor Andrea Bellandi, arcivescovo di Salerno- Campagna-Acerno, invece nella Domenica delle Palme, alle ore 10.00 nella Cattedrale a Salerno presiederà la celebrazione che avrà inizio con la benedizione dei rami di ulivo e la processione introitale alla Messa. I fedeli, dalle loro case, potranno unirsi in modo significativo a questo rito, o tenendo in mano anch’essi rami di ulivo o di altre piante, oppure esponendo anche un disegno, fatto dai bambini, raffigurante un’immagine o simbolo di pace.

La domenica di Pasqua, alle ore 10.00, presiederà la S. Messa in Cattedrale. «Per le celebrazioni nelle altre chiese, siano rispettate le stesse indicazioni delle altre domeniche. - scrive Bellandi ai suoi preti -Fatte salve le disposizioni sopra ricordate, valide per tutti, i singoli Parroci possono poi aiutare, secondo modalità e forme diverse, le proprie comunità a vivere lo “spirito” della Settimana Santa e della S. Pasqua in comunione con tutta la Chiesa».

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