L'EMERGENZA EPIDEMIA

Coronavirus, lo screening a scuola comincia a Torrione: test ogni 3 settimane

I primi controlli mercoledì ai plessi “Alemagna” e “Pirone”. Esami nelle sale Covid ma pure ai campi di tennis “Dininno”

SALERNO - L’operazione “A scuola in sicurezza” scatta dal quartiere Torrione: mercoledì, infatti, saranno gli iscritti delle elementari “Carlo Alberto Alemagna” e “Monsignor Pirone” oltre che della media “Torrione Alto”, tutti parte dell’istituto comprensivo “Giovanni Paolo II” guidato dalla dirigente Maristella Fulgione, i primi ad essere sottoposti ai controlli su base volontaria con test molecolari disposti dal Comune di Salerno ed effettuati grazie alla collaborazione della Fondazione Ebris. Si parte da Torrione, dunque, per dare il via a una campagna di controllo ciclica che, sulla carta, vede coinvolte più di 18mila persone fra studenti, docenti e altro personale scolastico.

L’istituto comprensivo “Giovanni Paolo II” sarà il primo - giovedì toccherà alla primaria “Luciani” nel rione Zevi - in quanto è quello con più iscritti - ben sette i plessi guidati dalla Fulgione - nel capoluogo: lo screening, dunque, partirà in una delle scuole “simbolo” dell’emergenza di inizio 2021, la “Pirone” di via Padula che proprio oggi riaprirà i battenti per le attività in presenza dopo lo stop di una settimana decretato dal sindaco Vincenzo Napoli - su richiesta della dirigente e con l’assenso dell’Asl - in seguito alla scoperta di alcuni casi di contagio (solo due classi, una dell’elementare e l’altra delle medie, resteranno in Dad viste le quarantene ancora in atto).

Ma come funzionerà lo screening? La macchina organizzativa sta mettendo a punto gli ultimi dettagli. I test saranno fatti in una primissima fase solo agli studenti di elementari e medie: la Dad al 50%, infatti, rende più complicata l’organizzazione dei controlli per le superiori. Si sta lavorando anche a questo. Gli esami diagnostici saranno fatti direttamente a scuola: ogni plesso, infatti, è dotato - nel rispetto delle norme anti-contagio - di una “stanza Covid” che sarà utilizzata per somministrare gli esami, poi elaborati (in massimo 24 ore) nella struttura della Fondazione Ebris. Gli studenti che hanno aderito alla campagna di screening, dunque, non dovranno recarsi altrove: basterà andare a scuola. E se nel giorno della prenotazione saranno assenti? Il Comune ha pensato anche a questo dettaglio: da mercoledì, infatti, ci si potrà recare anche ai campi comunali di tennis “Giovanni Dininno” dove sarà allestita una struttura permanente nei locali che ospitano la sede del Csi Salerno.

Una sorta di “Usca per la scuola”, dunque, utile a garantire sempre i test a chi ha aderito al programma. Gli imminenti controlli non resteranno un evento “unico”: la campagna, infatti, proseguirà fino al termine dell’anno scolastico. L’obiettivo del Comune è riuscire a garantire un tamponi ogni tre settimane. «La scuola rappresenta una crescita umana e culturale per i bambini e i giovani. Farla vivere in piena sicurezza è il nostro obiettivo», ha ripetuto il sindaco Vincenzo Napoli. «Più casi di positivi asintomatici individueremo e maggiormente saremo in grado di evitare che il virus si diffonda nelle scuole, tra gli alunni e le loro famiglie».

(ale.mos.)