L'EMERGENZA EPIDEMIA

Coronavirus, in Campania il settore matrimoni ko

Alla riapertura si rischia l'ingorgo per i rinvii dovuti al lockdown

NAPOLI - Il Coronavirus mette ko il settore dei matrimoni. Si rischia l'ingolfamento al "rompete le righe". In Campania, sono circa 12mila le attività legate alla filiera del wedding e si stima una perdita pari a 1,5 mld di euro. Il lockdown ha, infatti, costretto a cancellare i piani delle coppie e anche il fatturato di stilisti di abiti da sposa, truccatori, parrucchieri, ristoratori, fotografi, fioristi e organizzatori di eventi. In Italia tra marzo e aprile si sono persi già 17mila matrimoni; circa 30mila erano quelli programmati a maggio e 45mila a luglio.

"Un intero settore in ginocchio", afferma la wedding planner Simonetta Quieti, che aggiunge: "in molti stanno rinviando al 2021, sarà l'anno dei matrimoni infrasettimanali e invernali". "E' tutto l'indotto ad essere in fortissima crisi: wedding planner, fotografi, operatori video, fioristi, musicisti, ristoranti e strutture che lavorano solo sui matrimoni, negozi di bomboniere, tipografie, negozi di abiti da sposa - sottolinea Quieti - E' tutto fermo. La cosa che succederà è che verranno spostati tutti nel 2021, anno in cui ci saranno tantissimi matrimoni. Chi si doveva sposare nel 2020, lo farà l'anno prossimo, in un giorno infrasettimanale o in un periodo dell'anno in cui generalmente non ci si sposa, perché ovviamente la maggior parte delle date era già impegnata".