L'EMERGENZA EPIDEMIA

Coronavirus, esodo di Pasqua: esercito e scanner per fermare i furbi

Il sindaco di Centola - Palinuro: turisti, rimanete a casa vostra

CENTOLA Il clima primaverile e la Pasqua potrebbero suggerire a chi ha la seconda casa in Cilento di optare per un blitz, in barba ai divieti e alle direttive di Regione e Governo per l’emergenza Coronavirus. Un timore che tocca tutto il litorale salernitano ma che si avverte soprattutto nelle località di mare più gettonate dai turisti: da Palinuro a Santa Maria di Castellabate, da Marina di Camerota a Sapri. Per questo i sindaci hanno intensificato i controlli, chiesto più forze dell’ordine ed emanato ordinanze ad hoc più restrittive.

Palinuro, tolleranza zero. A Palinuro il sindaco Carmelo Stanziola ha chiesto l’arrivo dell’Esercito per presidiare le strade e bloccare l’esodo di Pasqua. E in un video messaggio sulla pagina facebook del Comune ha bacchettato i turisti «incoscienti ». «Smettetela di chiamare per venire a trascorrere la Pasqua a Palinuro. Nessuno sarà autorizzato ad entrare – avverte il primo cittadino - Le regole sono uguali per tutti. Gli irresponsabili saranno multati, denunciati e rispediti a casa ». Poi chiede ai residenti di collaborare: «Vi prego di essere sentinelle del proprio territorio, se vedete persone che non sono del posto avvisate subito la polizia municipale e i carabinieri. Ho già chiesto al prefetto di rinforzare i controlli con l’arrivo dell’Esercito e di altro personale delle forze dell’ordine». E ammette: «Per un sindaco non è facile chiedere ai turisti di non venire a Palinuro – spiega – qui viviamo di turismo e la nostra comunità è sempre stata molto accogliente, e così rimarrà; ma adesso la priorità è tutelare la salute dei miei cittadini. Chi vuol bene a Palinuro resta a casa e tornerà appena sarà passata l’emergenza. E allora sì, sarà davvero una grande festa».

Camerota chiude le porte. «Sarà una Pasqua di sacrifici e di impegno – dice il sindaco di Camerota Mario Scarpitta – per noi chiedere ai turisti e ai proprietari delle seconde case di non venire è molto doloroso. Ma in questo momento – aggiunge – è necessario rispettare le regole del Governo e della Regione per non mettere a repentaglio la salute di nessuno. Un sacrificio necessario per tornare presto alla normalità e più forti di prima». Il messaggio di Scarpitta è riassunto in un post pubblicato sul profilo facebook del Comune: «È inutile che vi partiate per raggiungere le seconde case. A Camerota con l’emergenza in atto non entra nessuno». Lo stesso primo cittadino, per il 12 e il 13 aprile, ha ordinato la chiusura di tutti i negozi di generi alimentari.

Termoscanner a Sapri. A Sapri, invece, il sindaco Antonio Gentile ha dotato la polizia municipale di termoscanner e ha disposto il controllo della temperatura a tutti gli automobilisti e i cittadini “pizzicati” per strada. «E in caso di rilevamento di temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi – spiega Gentile - si procederà alla quarantena fiduciaria per un periodo di due settimane». Il Comune ha invitato, inoltre, le attività commerciali di dotarsi di termoscanner e procedere a controlli sui dipendenti e sui clienti.

A Castellabate chiusi in casa. Massima allerta anche a Castellabate dove il sindaco Costabile Spinelli, in vista del periodo festivo, ha disposto nuove restrizioni: obbligo per tutti i cittadini di mascherine e guanti monouso e il divieto di «allontanarsi dalla propria privata dimora in ricorrenza delle festività di Pasqua e del lunedì di Pasquetta, se non per com- provate esigenze di estrema necessità». Inoltre, onde evitare assembramenti, il Sindaco ha disposto la chiusura di tutti i supermercati e delle altre attività commerciali nei giorni festivi. «Risultano ormai intollerabili gli spostamenti non consentiti nel nostro territorio spiega Spinelli - ed è per questo che ho deciso di limitare ulteriormente le uscite nei giorni festivi chiudendo anche le attività commerciali. Per quanto riguarda l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuali – ha aggiunto - il nostro Comune ha acquistato le mascherine distribuendole gratuitamente presso ogni famiglia dotando così la cittadinanza di uno strumento utile a tutelare la salute di tutti».

Vincenzo Rubano

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