L'EMERGENZA EPIDEMIA

Coronavirus, c’è l’ok alle maxi-tavolate: Regione bianca il 21 giugno

Nessun limite per i ristoranti all’aperto. La Campania ora vede la promozione

SALERNO - Nessun limite all’esterno, massimo sei persone all’interno. È la sintesi dei provvedimenti di “correzione” alla zona bianca arrivati ieri nel corso del lungo summit tenuto dai rappresentanti della Conferenza delle Regioni insieme ai delegati del Ministero della Salute, degli Affari Regionali e dell’Istituto Superiore di Sanità. Alla fine, dunque, la spuntano i governatori: in zona bianca nessun limite a tavola al ristorante per chi mangia all’aperto, un massimo di sei persone che possono anche essere di più se appartenenti a due nuclei familiari se invece si sta in un locale al chiuso. Una restrizione, quest’ultima. che però potrebbe cadere il 21 giugno quando scomparirà anche il coprifuoco.

La proposta che era stata avanzata in mattinata, dunque, è stata accolta dal Governo. Anche se rivista: le Regioni, infatti, avrebbero voluto che il limite delle persone sedute all’interno dei ristoranti fosse alzato a otto. Alla fine si è trovata una via di mezzo, vincendo pure le resistenze del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che qualche giorno fa aveva sposato l’interpretazione restrittiva delle norme dell'ultimo Dpcm sostenendo che il limite di quattro persone a tavola sia all’aperto che al chiuso prevista per le zone gialle era valido anche in zona bianca. L’esponente del Governo guidato dal premier Mario Draghi, alla fine, ha dovuto cedere alle proteste non solo dei ristoratori ma di tutte le Regioni e di gran parte del governo, dell’avviso che porre ancora limiti alle tavolate all’aperto era fuori luogo. Una linea rigorista che si era andata a scontrare anche con i suoi due sottosegretari, Costa e Sileri, che avevano espresso la loro contrarietà all’interpretazione delle norme di Speranza.

Le Regioni, adesso, sono passate a un altro contrattacco: il presidente della Conferenza, il friulano Massimiliano Fedriga, ha chiesto di abolire il limite di quattro persone al tavolo anche nelle regioni “gialle”. La discussione sarà approfondita nei prossimi giorni. Quando si avrà anche un quadro più chiaro della situazione e degli scenari per l’Italia e per la Campania. Innanzitutto, la discussione adesso si soffermerà sull’obbligo dell’utilizzo delle mascherine anche all’aperto: gli ottimi dati della situazione epidemiologica nell’intero Stivale stanno spingendo in tanti a chiedere l’abrogazione dell’uso del Dpi già dai prossimi giorni. Ma, sempre nel solco della linea rigorista seguita dal Governo ed in particolare dal ministro Speranza, il provvedimento non dovrebbe arrivare prima di un mese e mezzo. Secondo fonti governative, infatti, la scelta facoltativa di utilizzare all’aperto il dispositivo di protezione non arriverà prima di agosto. Anche su questo punto, però, il pressing e forte e la discussione è destinata ad accendersi.

Già nelle prossime ore. Oggi, invece, sarà una giornata importante per la Campania che comprenderà quando potrà essere promossa in “zona bianca”: le ultime indicazioni vanno verso una nuova colorazione a partire dal 21 giugno, giornata in cui sarà completamente abrogato il coprifuoco (da lunedì prossimo, invece, il termine per la “zona rossa” nei territori ancora non bianchi slitterà a mezzanotte). In mattinata, infatti, si terrà la consueta Cabina di regia fra i delegati del ministero della Salute e gli esperti del Comitato tecnico- scientifico che analizzeranno i nuovi dati epidemiologici degli ultimi giorni.

Nella “terra felix” la situazione è in continuo e netto miglioramento: il tasso di positività si sta abbassando e, inoltre, sta calando anche la quota dei nuovi positivi giornalieri. Da alcuni giorni, dunque, la Campania sta nel range di 50 nuovi casi ogni 100mila residenti che consente la promozione in “zona bianca”: un dato che dovrà essere confermato anche nelle prossime due settimane così da far scattare la promozione già a partire dal 21 giugno. Secondo le ultime stime, la “terra felix” sarà uno degli ultimi territori ad entrare nel colore con le maggiori libertà: soltanto la Valle d’Aosta, infatti, sembra destinata a dover mordere ancora il freno e festeggiare il passaggio sette giorni dopo rispetto al territorio che va da Sessa Aurunca a Sapri. La conferma, però, arriverà soltanto oggi dove, in ogni caso, sarà certificato il miglioramento della situazione epidemiologica in Campania e in Italia.

(ale.mos.)