L'EMERGENZA EPIDEMIA

Coronavirus, «Armadietti e sanificazioni. Così i negozi sono protetti»

Vademecum Capunzo (Unisa): bisogna igienizzare le attività 2 volte al giorno

SALERNO - «L’emergenza Covid non è finita, ma con opportuni accorgimenti si può e deve rimettere in moto il Paese, evitando la diffusione del contagio». Il professor Mario Capunzo, docente in Igiene e medicina preventiva ed ex direttore del Dipartimento di Medicina all’Università di Salerno, ha preparato assieme ad altri esperti (Mario Scola, Giovanni Boccia, Francesco De Caro, Oriana Motta e Silvano Aliberti) un decalogo per consentire la ripartenza di una serie di attività. È un vademecum con 6 capitoli: indicazioni operative essenziali per tutte le attività commerciali: attività commerciale con superficie espositiva aperta al pubblico inferiore o uguale a 40mq; attività commerciale con superficie espositiva aperta al pubblico superiore a 40mq; centro commerciale; attività di estetisti, parrucchieri e barbieri; ristoranti, pizzerie e bar.

In questi sei capitoli (ventisei pagine) sono contenute le indicazioni che devono far parte di una strategia complessiva: «Mascherine e guanti indossati da tutti, misure igieniche e sanitarie rispettate, controlli della popolazione con tamponi ed altri test, ed è possibile ritornare a lavoro con un alto grado di sicurezza di non contagiare e non essere contagiati», sottolinea il docente universitario. «In qualche caso, i suggerimenti da noi proposti presentano alcune difficoltà - ammette Capunzo - ma il Paese deve rimettersi in moto coniugando sicurezza e lavoro, evitando che il “dopo” faccia più vittime tra crisi economica e la pandemia stessa. Già indossando la mascherina si ridurrà notevolmente la possibilità di contagio che con le altre soluzioni proposte si renderà ancora più difficile». Per tutte le attività commerciali è previsto che ogni addetto debba possedere un armadietto personale nel locale, dove riporre il proprio abbigliamento e prendere la divisa da lavoro, la visiera trasparente o occhiali di protezione degli occhi, la mascherina, la cuffietta per capelli (una al giorno). Ci deve essere anche un contenitore per i presidi usati. Il locale, prima di essere aperto di mattina e di pomeriggio, dovrà essere sanificato e chi vi lavora deve lavarsi bene le mani.

I clienti dovranno accedere uno alla volta, con obbligo di mascherina e bisognerà loro fornire all’ingresso disinfettante per le mani e guanti “usa e getta”: dovrà trattenersi il tempo strettamente necessario alle operazioni, pagare preferibilmente con moneta elettronica o cassa automatica. L’addetto del negozio deve disinfettare le mani dopo ogni operazione, quali maneggiare prodotti, trattare un ordine o manipolare denaro. Ad ogni chiusura giornaliera scatta la sanificazione e chi ha lavorato deve rimettere tutto nell’armadietto, gettando i dispositivi protettivi e rilavarsi. I filtri dell’impianto di climatizzazione o di ricambio d’aria nella struttura devono essere puliti e sanificati almeno una volta ogni sette giorni. È consigliabile non spegnere mai gli impianti in modo tale da espellere continuamente l’aria interna ed immetterne nuova dall’esterno. Nelle pizzerie e nei ristoranti, inoltre, bisognerebbe disporre tavoli e sedie in modo tale che ogni cliente sia distante almeno un metro e mezzo uno dall’altro sia lateralmente che frontalmente; bisogna utilizzare prodotti da tavola per condimenti in porzioni monodose e personale diverso per la consegna delle pietanze e per il ritiro dei piatti, oppure effettuare il cambio dei guanti ogni qual volta che si finisce di sparecchiare ad un tavolo. Tra un cliente e l’altro bisogna effettuare la disinfezione dei dispositivi utilizzati, del tavolo e della sedia.

Stesse regole per i bar e attività simili, con il divieto del servizio direttamente al banco. Per tutti i locali fino a 40 metri quadrati, i dipendenti dovranno essere massimo due e, dopo aver seguito le varie operazioni comuni ed aver misurato la temperatura corporea, potranno far accedere un cliente per volta e nel numero che si ottiene dividendo superficie lorda aperta al pubblico (quindi esclusa quella dietro ai banchi di distribuzione e di lavorazione), divisa per 2,2 e per 8. Così in 50 metri possono accedere 2 clienti, in 60-70 metro quadrati 3, in 100 sono 5 e così via. Regole che valgono anche per altri negozi e in più, se un cliente deve provare il prodotto, ad esempio un vestito, deve farlo solo per quello che intende acquistare ed evitare prove multiple, per le scarpe bisogna usare calze monouso. I camerini devono essere disinfettati due volte al giorno e ogni qual volta un cliente ha utilizzato il camice o i guanti in maniera non corretta. Per parrucchieri ed estetisti, stesse regole generali e per i clienti guanti e camici monouso e la disinfezione dei dispositivi utilizzati, dei banchi e poltrone e sostituire i guanti.

Salvatore De Napoli

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