marina di camerota/la tragedia in discoteca

Corona di fiori e ceri per Crescenzo: «E al Ciclope Beach ora si balla...»

CAMEROTA. Poche parole, fiori e tanta commozione. Ieri sera, pochi minuti dopo le 20, i genitori di Crescenzo Della Ragione, il 27enne di Giugliano deceduto lo scorso anno all’interno della...

CAMEROTA. Poche parole, fiori e tanta commozione. Ieri sera, pochi minuti dopo le 20, i genitori di Crescenzo Della Ragione, il 27enne di Giugliano deceduto lo scorso anno all’interno della discoteca “Il Ciclope” a causa di un grosso masso cadutogli addosso dal costone roccioso, sono tornati sul luogo della tragedia, a Marina di Camerota. Il papà e la mamma del giovane hanno deposto dinanzi alla grotta un cero e un mazzo di fiori. Alla cerimonia, organizzata dal parroco don Gianni Citro, hanno partecipato i familiari più stretti del giovane e un gruppo di amici. Nessun rappresentante delle istituzioni. Sullo sfondo, invece, la musica tecno del Ciclope Beach, situato a poche decine di metri dal luogo della tragedia.

«Come comunità cristiana non abbiamo fatto altro che dare valore a ciò che siamo e ciò in cui crediamo – ha spiegato don Gianni Citro – La vicinanza al dolore degli altri, la condivisione della fatica della ripresa, la preghiera per chi non c’è più. Tutto questo – ha poi tuonato il sacerdote – all’ombra della totale assenza delle istituzioni e della sfacciata indifferenza dei gestori. Mentre da una parte si piangeva e si pregava dall’altra musica tecno a tutto volume, a schiaffeggiare chi soffre».

Durante l’omelia il parroco ha detto «che la morte di Crescenzo deve diventare un simbolo, deve acquistare un significato. Le ingiustizie non possono essere tollerate. È giusto perdonare ma è sacrosanto anche il diritto alla giustizia. Non per odio, ma per desiderio di verità».

Antonio, il papà di Crescenzo ha pianto tutto il tempo. Ha ascoltato in silenzio le parole di don Citro, e ha pregato dinanzi al locale, attualmente sotto sequestro. Così anche la mamma che ha deposto in silenzio una foto del figlio vicino al cancello d’ingresso.

Su tutte le furie, invece, il consigliere Pierpaolo Guzzo che ha preso parte alla commemorazione. «È vergognosa l’indifferenza di chi suona e balla durante un momento così sentito, a pochi passi dai genitori di Crescenzo. A pochi metri di distanza c’era chi piangeva la morte di un figlio e che si divertiva. Questo non è giusto. Anche perché quella struttura sorge in un’ area sic e non potrebbe fare musica ad alto volume». Musica tecno al Ciclope Beach anche mercoledì sera quando centinaia di ragazzi hanno ricordato Crescenzo con un forte applauso e liberando in cielo una lanterna luminosa.

Vincenzo Rubano

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