Coop porta scuolabus in Procura

Esposto della “G. Service” contro l’affidamento diretto del servizio alla Pignatelli

Si riaccende la battaglia legale tra la “Pignatelli” e la coop “G.Service” sul trasporto ed accompagnamento scolastico. Nonostante la commissione straordinaria abbia messo in liquidazione l’azienda, il servizio è rimasto nelle mani della Pignatelli fino al termine dell’anno, per un costo di circa 61mila euro. La coop G Service, tramite il presidente Emilio Guerra, ha inviato tutti gli atti alla Procura della Repubblica di Salerno e alla Procura regionale della Corte dei Conti, a Napoli. La vicenda è intricata e parte dal 2010, quando la coop, operante dal 2002 su un territorio molto più vasto rispetto alla sola Battipaglia, aveva vinto la gara d’appalto da circa 135mila euro l’anno con un ribasso del 27,7%. Un accordo per due anni che era stato prorogato, per effetto di un’altra gara d’appalto, nel 2012. Il servizio era scaduto il 30 giugno 2013, così come era accaduto per il contratto tra la “Pignatelli” ed il Comune. Un dettaglio da non sottovalutare, giacché le questioni erano state trattate insieme dall’ente. Partendo dal fatto che i servizi, senza alcuna gara d’appalto, erano stati affidati proprio alla società del comune, salutando proprio la G.Service. Ed aprendo le porte della disoccupazione alle 14 dipendenti.

Nel luglio ed agosto 2013 erano stati vari e vani i tentativi della coop di trovare un accordo con il commissario prefettizio Ruffo. Il servizio era stato gestito dalla “Pignatelli”, nonostante due sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che, in sostanza, avevano annullato con effetto immediato gli atti di affidamento all’azienda speciale da parte del Comune.

«Per l’anno scolastico 2014/ 2015 era d’obbligo da parte del Comune indire una gara per l’affidamento del servizio –dice Guerra – invece è stata invocata l’urgenza del provvedimento, che non è stato possibile nemmeno reperire».

« L’eventuale urgenza - sottolinea - sarebbe del tutto pretestuosa, tanto che, come ha sostenuto la Corte dei Conti nel ’93, la condizione della sola urgenza non correlata all’altra dell’imprevedibilità non dà legittimo ingresso all’affidamento diretto».

Dura la replica di Guerra: «L’affidamento alla Pignatelli manca di un presupposto essenziale, e cioè di una determina che nello specifico affida all’azienda il servizio, stabilendone condizioni e modalità». Inoltre, secondo la coop, «la “Pignatelli” è priva degli organi statutari ed è in liquidazione. Dunque è strano che la stessa azienda abbia avviato personale con contratti a progetto a svolgere il servizio di accompagnamento scolastico».

Francesco Piccolo