pontecagnano 

Convalidato l’arresto di Tufano 

In casa gli furono trovate grosse quantità di droga e armi

PONTECAGNANO. Un’imponente partita di droga, frutto di un importante investimento economico, con la rivendita a dimostrare contatti con ambienti criminali più ampi, e da smaltire con la necessaria collaborazione di terzi; e le armi, con sei pistole pronte all’uso stipate in un borsone: prospetta sviluppi a breve termine l’indagine della Procura sul conto di Claudio Tufano, 51 anni, di Pontecagnano, privo di occupazione stabile, con un solo piccolo precedente penale, finito in cella dopo un’attività di verifica.
Grazie a una soffiata in particolare, gli investigatori sono arrivati a casa di Tufano rinvenendo una base di primo piano per l’equilibrio dello spaccio in zona. Per il giudice che ha disposto convalida e ordinanza cautelare dopo aver preso atto del suo silenzio, Tufano “è un soggetto capace di procurarsi senza difficoltà stupefacenti, droga e armi, potendo contare su contatti stabili con ambienti criminali attivi e operanti”, e che solo il carcere può fermare. Perché la questione ora riguarda destinatari e fornitori, con eventuali debiti o crediti vantati: tutto da ricostruire, dopo la fase di esecuzione del provvedimento e il sequestro del materiale. Gli inquirenti puntano all’area della litoranea, terreno fertile per una fittissima rete di piccoli rivenditori e pusher, mentre per le armi si ipotizzano contatti con gruppi organizzati.
Nell’operazione sono stati sequestrati due zaini e due borsoni con 42 chili di hashish e armi e munizioni da guerra, con la droga divisa in 46 panetti, un bilancino di precisione con il marchio di una pantera e il numero “111”, una pistola semiautomatica Daewoo, una Ceska Zobrojova, una semiautomatica senza marca, un revolver Sturm-Luger, un revolver calibro 38 Cobra senza matricola, una semiautomatica modello 85 calibro 8 millimetri con centinaia di cartucce: tutto conservato in uno sgabuzzino in un sottoscala.
Alfonso T. Guerritore
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