Controllo preventivo del costone Task force in Costiera amalfitana

Il progetto per effettuare verifiche capillari su tutta la Statale 163 approvato ieri in prefettura L’assessore Cosenza: «L’esperimento per un anno, se positivo sarà allungato». A breve l’appalto

Un presidio per controllare i costoni rocciosi e verificare, in tempo reale, situazioni di pericolo, per procedere alla pulizia e al disgaggio delle rocce instabili che, come una spada di Damocle, pendono sulla Statale amalfitana e sui centri abitati della Costiera. Scatta, per la prima volta, la vera “prevenzione” per il dissesto idrogeologico della Divina e, stavolta, non si sarà impreparati ad affrontare eventuali emergenze, anche perché gli interventi di messa in sicurezza dovranno essere garantiti entro un massimo di 4 ore. Insomma, attraverso un controllo capillare della 163, anche nel versante “napoletano”, dovrebbe non solo diminuire il rischio frane ma, attraverso accertamenti frequenti, sarebbero azzerati pure i cosiddetti “interventi tampone” che, negli anni, hanno caratterizzato,in caso di smottamento, le operazioni di bonifica, non migliorando ma, in certi casi, peggiorando addirittura la situazione. Il progetto, che avrà la durata di un anno, è stato approvato ieri nel corso della Conferenza dei Servizi, convocata in Prefettura, alla quale hanno preso parte tutti gli enti interessati, tra cui Regione, Anas, Provincia e Autorità di Bacino, ed entrerà in funzione tra circa due mesi.

Giusto il tempo di definire gli ultimi adempimenti burocratici e di bandire la gara d’appalto, che avrà un costo complessivo di 250 mila euro. «Siamo giunti alla fine di un lungo percorso – ha evidenziato il Prefetto Gerarda Maria Pantalone – durato per circa sei mesi, raggiungendo un’intesa che ha come obiettivo la sicurezza di un territorio tanto bello quanto a rischio come la Costiera amalfitana, caratterizzato da grande criticità idrogeologica. Come Prefettura abbiamo accolto tutte le richieste e cercato di mettere a punto piano efficace ed efficiente, che tutelasse le popolazioni. E, sicuramente, il dato più rilevante è quello che, molto probabilmente per la prima volta, il sistema di Protezione civile verrà utilizzato in chiave di prevenzione del rischio».

Per finanziare il progetto sono stati utilizzati, come ha sottolineato l’assessore regionale Edoardo Cosenza, ” fondi governativi”. «Ho potuto attingere da queste risorse – ha sottolineato Cosenza – in qualità di commissario straordinario per l’emergenza. Se questo esperimento darà i frutti sperati sarà adottato anche nei prossimi anni e, probabilmente, verrà esteso pure ad altre realtà in cui il rischio idrogeologico è alto, anche perché la sicurezza dei cittadini non ha prezzo». E soddisfatti sono anche i sindaci della Costiera, assenti dalla riunione che ha sancito l’avvio del progetto. «Sono state accolte le nostre richieste – ha precisato il primo cittadino di Minori, Andrea Reale – e in particolare la proposta da me avanzata di istituire un presidio permanete di rocciatori».

Gaetano de Stefano

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