Controllo delle catture delle taglie e dell’età Così si difende la pesca

Il continuo prelievo senza consentire la rigenerazione aveva ridotto notevolmente gli stock disponibili

La pesca è una delle attività fondamentali per la nutrizione dell'uomo. Praticata da tempi remoti, si riteneva che le sue risorse fossero inesauribili. Il continuo prelievo senza il rispetto dei tempi di rigenerazione ne ha ridotto gli stock, per cui non è più possibile pescare in maniera indiscriminata, prelevando, ad esempio, pesci che non hanno raggiunto la capacità riproduttiva. La relativa regolamentazione, sia di livello nazionale che europeo, mira a proteggere e conservare non solo le risorse alieutiche, ma anche gli ecosistemi marini. Perciò si spiega la repressione degli abusi da parte della Guardia Costiera, di cui sono state date notizie nelle scorse settimane a proposito del sequestro di tonno rosso e novellame sotto taglia.

In generale, le diverse misure di regolamentazione e gestione della pesca si basano su due azioni: una è il controllo delle catture e l’altra è la regolamentazione della taglia e dell’età di prima cattura degli stock ittici. Il controllo delle catture si può effettuare attraverso la limitazione del numero, della potenza e delle dimensioni delle imbarcazioni ammesse all’attività della pesca. La limitazione delle catture può avvenire anche stabilendo quantità massime di pesce pescabile (le cosiddette quote). Si può agire anche riducendo il tempo di pesca, istituendo periodi di fermo in cui è proibita l’attività della pesca oppure limitandola o inibendola in aree specifiche come la fascia costiera o zone protette (aree marine protette).

Il controllo delle taglia e dell’età di prima cattura, invece, si attua mediante restrizioni relative agli attrezzi da pesca e sui limiti di taglia minima di sbarchi per singole specie. Per quanto riguarda gli attrezzi le restrizioni riguardano le loro dimensioni minime, la distanza e la profondità dell’uso. Si tratta di misure la cui gestione può produrre effetti apprezzabili attraverso una fattiva collaborazione che coinvolge non solo gli operatori del settore, ma anche i cittadini consumatori. La loro consapevolezza e conoscenza dell’importanza della nutrizione offerta dal mare in maniera sostenibile può dare un contributo, non acquistando specie sotto taglia o protette. In alto si propone una tabella delle misure dei prodotti ittici più frequenti nei banchi delle pescherie delle nostre zone con l’indicazione delle misure minime per la vendita come previsto dalla normativa.

* biologo marino

©RIPRODUZIONE RISERVATA