Controllo del Sele, ora si cambia

Approvato dal comune di Capaccio il progetto per la rilevazione idrometrica strumentale

CAPACCIO. Alluvioni e danni milionari per le vittime di allagamenti, aziende e privati, oltre che per le infrastrutture pubbliche: l’amministrazione del sindaco Italo Voza decide di dotare il Comune di una strumentazione idrometrica. L’apparecchiatura sarà applicata al “Ponte del diavolo” in località Ponte Barizzo. E consentirà di effettuare una specifica ed efficiente attività di previsione e prevenzione, al fine di disporre di un sistema di rilevamento dei dati ai fini previsionali e statistici, e di allertamento automatico, in caso di superamento delle soglie di allarme del livello dei fiumi.

«Il provvedimento si è reso necessario – spiega il sindaco Voza – in quanto è stata riscontrato la grave difficoltà a monitorare l’andamento della piena, misurabile solo attraverso un idrometro a muro applicato al “Ponte del diavolo”». L’idrometro si presenta danneggiato e privo di numerazione pressoché illeggibile per via della posizione difficilmente raggiungibile. «Si è reso necessario – afferma il consigliere delegato alla protezione civile, Maurizio Paolillo – di disporre di un sistema di rilevamento dei dati ai fini previsionali e statistici, e di allertamento automatico in caso del superamento di soglie di attenzione e di allarme dei fiumi».

Nella realizzazione del progetto si terrà conto di ogni esigenza di ottimizzazione funzionale, finalizzate all’integrazione dei sistemi informatici con quelli esistenti e già operativi presso la Regione. L’obiettivo è effettuare un’adeguata opera di prevenzione attraverso efficaci azioni di monitoraggio del territorio funzionali alla salvaguardia della sicurezza degli insediamenti abitativi dai fattori di rischio naturale e antropico. L’acquisto dell’apparecchiatura è stato deliberato attraverso una delibera di giunta, con la quale è stato incaricato il responsabile del servizio comunale di protezione civile e dell’area economico finanziaria di predisporre tutti i provvedimenti amministrativi, ognuno per le proprie competenze, per l’attuazione del progetto.

L’ultima alluvione che ha colpito la zona di Capaccio è avvenuta il 30 e 31 gennaio del 2015 e ha causato danni per 9 milioni di euro. 192 sono state le richieste presentate alla protezione civile di Gromola da cittadini privati e da titolari di numerose aziende agricole e zootecniche. Le richieste di risarcimento danni vanno da 500 euro a 20.000 euro fino ad arrivare a 200.000 euro per alcune aziende più grandi che sono state letteralmente flagellate dagli allagamenti nella zona della Piana del Sele.

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