La fiera

Controlli dei vigili urbani tra gli stand del Crocifisso ritrovato

Ma gli accertamenti della municipale non rovinano la festa

Controlli a tappeto dei vigili urbani tra gli stand della Fiera del Crocifisso ritrovato. Le divise della polizia municipale si erano viste già venerdì mattina, prima dell’inaugurazione della kermesse giunta quest’anno alla ventisettesima edizione. Poi gli accertamenti sono continuati nel pomeriggio, a taglio del nastro avvenuto, e nella giornata di ieri. Largo Abate Conforti, Tempio di Pomona e largo San Petrillo, dove sono sistemati gli artigiani provenienti da tutta Italia, sono stati più volte “visitati” dai caschi bianchi che inizialmente hanno controllato i nominativi dei presenti, per appurare che non ci fossero nuovi ingressi rispetto all’elenco che era stato autorizzato. Poi le verifiche sono entrate nello specifico, creando qualche malumore tra i presenti: in base al nuovo regolamento che disciplina l’organizzazione di manifestazioni di questo tipo, sono infatti autorizzati alla vendita di prodotti frutto del proprio ingegno, solo gli hobbisti, dunque artigiani senza attività commerciali, sprovvisti di partita Iva e non iscritti alla Camera di Commercio. Via libera allo shopping anche per associazioni di volontariato, mentre per tutti gli altri è stata inibita la commercializzazione dei prodotti. In realtà lo stop ha riguardato solo un paio di stand, che sono stati obbligati ad esporre un cartello con la dicitura: “Merce in esposizione”, per specificare agli eventuali clienti che le loro creazioni, non essendo hobbisti ma commercianti, non potevano essere comprate sul momento. Questo spiega anche il numero ridotto di banchetti rispetto al passato, quando anche in piazza Sant’Agostino c’erano decine di casette di legno dove era possibile acquistare prodotti tipici. In compenso ci sono più manifestazioni storiche. La musica è cambiata e gli accertamenti si sono fatti più serrati, segno evidente che dopo le inchieste della Procura aperte contestualmente al blitz della municipale tra i mercatini di Buongiorno Italia, l’amministrazione comunale ha alzato la guardia e procede con i piedi di piombo prima di rilasciare autorizzazioni. La paura di incorrere in errori o di finire iscritti nel registro degli indagati si fa dunque sentire e così le verifiche sono diventate quotidiane e anche piuttosto certosine, con buona pace di quegli standisti che immaginavano, come del resto è sempre successo, di intascare qualche soldo approfittando della presenza di visitatori. Il nodo centrale è legato alla tipologia di evento: in presenza di commercializzazione di prodotti (hobbisti esclusi), sarebbe stato necessario espletare un bando di gara, mentre nel caso del Crocifisso ritrovato, l’organizzazione è passata dal compianto Peppe Natella alla figlia Chiara, che ha inteso recuperare gli sforzi quasi trentennali del padre, per non far cadere nel vuoto una rievocazione storica che rappresenta uno dei momenti aggregativi più belli della città. Il fiato sul collo dei vigili urbani, non ha però rovinato la festa: gli standisti sono stati disponibili in più di un’occasione a mostrare la documentazione richiesta e a fornire spiegazioni sulla loro presenza, nonostante siano rimasti piuttosto sorpresi da un giro di vite che in passato non c’era mai stato.
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