Contro le centrali, attivisti minacciati

Gli impianti di biogas a Foce Sarno. «Hanno detto ai residenti che se si fossero opposti potevano perdere le loro proprietà»

SARNO. Il caso delle centrali di biogas nella frazione di Foce è sempre vivo.

L’occasione per ritornarci sono stati due convegni sul tema promossi dal Pd e da Rete Libera. In particolare, nel primo, alla presenza del geologo Franco Ortolani, Michele Corti, docente presso l’Università di Milano di sistemi zootecnici e pastorali, è venuta fuori la voce degli attivisti di Aria Pulita. Il comitato è composto dai residenti di Foce che si sono costituiti per poter portare avanti la battaglia, anche legale, insieme ad altre associazioni ambientaliste nazionali, portatrici di interessi diffusi.

Il coordinamento dei residenti di Foce si è difeso e ha accusato gli imprenditori che hanno realizzato l’investimento nella loro terra: «Aria Pulita è, da ormai un anno, che studia continuamente il caso del biogas. Alla fine di tanto lavoro e con la collaborazione di studiosi ai quali la nostra comunità sarà sempre grata, abbiamo ipotizzato illegittimità e reati che potrebbero stare dietro la costruzione di questi impianti».

Ancora: «Speriamo di aver fatto breccia nell’opinione pubblica generale, riuscendo, con la volontà popolare, a raggiungere il traguardo della tutela della nostra frazione al di sopra di ogni logica e di tutti gli enti».

Gli attivisti continuano: «Il sacrificio di alcuni residenti di Foce, attraverso di noi, ha dato forza a molte persone scoraggiate di combattere a fronte di menfreghismo, incuria e abbandono della nostra frazione. Con sacrifici economici portiamo avanti la battaglia giudiziaria, l’unica che, a nostro avviso, può porre fine a questo circolo vizioso per far costruire a tutti i costi delle centrali di biogas che produrranno energia, ma soprattutto business per gli imprenditori che vanno avanti per la loro strada fregandosene della puzza, delle falde acquifere, della circolazione di camion su strade private e della gente che ci vive intorno».

Qualche mese fa, gli imprenditori querelarono Aria Pulita promotrice di una petizione sottoscritta da 900 cittadini contro il biogas a Foce. Anche su questo arriva la risposta: «Noi lottiamo per la nostra terra e le denunce fatte dagli imprenditori verso questo coordinamento non ci fanno paura, ma anzi ci rafforzano».

Poi il passaggio cruciale: «Vorrà dire che diremo che sono state utilizzate tecniche di scoraggiamento dicendo a molti che, se si fosse opposta resistenza alla costruzione degli impianti, potevano perdere proprietà, patrimoni e stipendi. Isoleremo i politici che sono a favore degli impianti e si sono esposti andando presso le famiglie per tranquillizzarle, rappresentando le stazioni come dei giardini».

Infine la chiusura del ragionamento molto inquietante: «Gli imprenditori avevano detto, per convincere i residenti, che avrebbero abitato essi stessi vicino al biogas e che si trattava di impianti fotovoltaici. Noi ci viviamo vicino, loro no. Non avremo paura di nessuna minaccia chiara o velata e andremo avanti per la nostra strada».

Gaetano Ferrentino

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