Contratto, proteste alla “Malzoni”

Niente tredicesime e stipendi ridimensionati. Il sindacato: «Non firmeremo»

AGROPOLI. Si va verso lo stato di agitazione del personale della Clinica Malzoni di Agropoli per il mancato pagamento della tredicesima mensilità. Ad annunciarlo il segretario provinciale Cgil Sanità, Angelo Di Giacomo, che aggiunge: «non solo non è stata pagata la tredicesima ai dipendenti della Malzoni di Agropoli ma non è dato sapere neppure quando la stessa verrà corrisposta. E questo sebbene pare che Soresa abbia prodotto i mandati per i circa 100 lavoratori». «Qualora non provvedessero a versare quanto dovuto – precisa - proclameremo lo stato di agitazione».

Ma le preoccupazioni dei lavoratori della struttura sanitaria non finiscono qui. Ci sarebbe all’orizzonte, infatti, un nuovo contratto che sarebbe tutt'altro che favorevole per i lavoratori. «Da gennaio – sottolinea Di Giacomo - i vertici societari si preparano ad applicare un nuovo contratto degli autonomi Cisal, che vorrebbero far partire dalla Clinica del Sole di Salerno per poi estenderlo alle altre tre strutture di proprietà del gruppo. Parliamo delle cliniche Malzoni di Agropoli ed Avellino, oltre ad un’altra clinica presa in gestione nel Napoletano. Il gruppo – specifica il rappresentante sindacale - già ci anticipò che lo avrebbero esteso a tutte le strutture. In merito già era stato fissato un incontro, nei giorni scorsi, che ho fatto saltare perché mancavano le principali sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil; il prossimo incontro è fissato per domani. Ma anche in quel caso non firmeremo il nuovo contratto in quanto sarà in pejus rispetto a quello attuale». «Attualmente – chiarisce - il gruppo è uscito dall’associazione Aiop aderendo alla Cisal. Il nuovo contratto prevede un cambiamento in negativo dal punto di vista finanziario, quindi muta la parte tabellare relativa agli stipendi. Sebbene la legge stabilisca che i diritti acquisiti vanno mantenuti, ad un certo punto il nuovo contratto si bloccherà per oltre 20 anni. E così – rimarca - mentre la vita aumenta, gli stipendi rimarranno fermi».

Andrea Passaro

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