Contratti da part time a full time 

Problemi di organico in Comune, trasformate le posizioni di tre dipendenti

Pianta organica carente, il Comune d’intesa con i lavoratori ha provveduto a trasformare tre contratti part time in full time. Gli impiegati già risultano stabilmente in servizio, ma con contratti a tempo parziale pari a diciotto ore settimanali che presto diventeranno trentasei. Si tratta di tre istruttori amministrativi che, vista la necessità di far fronte alla mole di lavoro prolungheranno il proprio orario di servizio con il relativo adeguamento salariale. Una scelta che sottolinea ancora una volta la necessità di infoltire il numero degli addetti, inferiori a quanto previsto per legge in base al numero degli abitanti.
Gli ultimi concorsi capaci di assorbire un numero adeguato di lavoratori sono avvenuti tra gli anni Settanta e Ottanta. Negli ultimi tempi gli avvicendamenti tra pensionamenti e nuovi ingressi si sono basati sul meccanismo della mobilità, salvo l’assunzione di pochi vigili dopo aver espletato un concorso durato quattro anni. Nel caso specifico l’Ente ha potuto dare seguito alla trasformazione dell’orario in quanto, è scritto nell’atto, “non vi sono dipendenti in sovrannumero o in eccedenza, i documenti finanziari sono stati approvati e le relative informazioni trasmesse, la piattaforma telematica per la certificazione dei crediti è stata attivata, l’Ente non ha avuto censure per la utilizzazione degli spazi finanziari”.
Intanto, per restare in tema, è da sottolineare che è scaduto lo scorso 7 gennaio una procedura di mobilità indetta dal Comune per reclutare tre impiegati: due istruttori direttivi categoria D, esperti in materia finanziaria e informatica, e un istruttore amministrativo categoria C. Da qui la pubblicazione degli avvisi di mobilità volontaria esterna.
Sullo sfondo la carenza cronica di personale già evidenziato attraverso il piano di fabbisogno del personale 2018-2019-2020. A pesare, cioè, è la mancanza di una necessaria rotazione, bloccata dalle rigidità di bilancio che riguardano tutte le pubbliche amministrazioni che in assenza dei necessari provvedimenti statali potrebbe diventare ingestibili da qui a qualche anno. È specificato che “alla procedura di mobilità sono ammessi i dipendenti di ruolo delle amministrazioni pubbliche di categoria e profilo professionale corrispondenti a quello del posto da ricoprire. La scelta del candidato avverrà ad esclusivo, discrezionale e insindacabile giudizio dell’amministrazione attraverso la valutazione dei titoli dichiarati e un colloquio da parte di una commissione esaminatrice, e la stipula del contratto è subordinata al rilascio del nulla osta definitivo dell’amministrazione di appartenenza”.
Pippo Della Corte
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