La piantina relativa all'invaso da costruire a Gioi

IL FATTO

Contrasto alla siccità, via alla raccolta firme contro l'invaso a Gioi

La protesta dei consiglieri di minoranza: «Danno ambientale e sperpero soldi pubblici»

GIOI - Invaso "a la Sterza" è partita la raccolta firme per fermare il progetto. I consiglieri di minoranza del Comune di Gioi qualche sera fa hanno riunito la popolazione per discutere, anche alla presenza di tecnici, del progetto di realizzazione di un invaso collinare, a prevalente uso irriguo, per un importo di 4 milioni e 150mila euro da realizzarsi, a cura del Consorzio di Bonifica Velia in località "Sterza".

I consiglieri di minoranza - Leopoldo Errico, Carmelo D'Amato e Graziano Barbato - hanno rivelato, al folto pubblico presente presso la saletta della Chiesa di Sant'Eustachio, che il Consorzio di Bonifica Velia ha già avviato il procedimento di appoisizione del vincolo preordinato all'esproprio e di dichiarazione di pubblica utilità mentre è ancora in corso la conferenza dei servizi che dovrebbe chiudersi entro il prossimo 18 agosto. «Ma si tratta di un progetto che definire definitivo è un azzardo», spiegano i consiglieri di minoranza del Comune di Gioi. Infatti secondo quando venuto fuori dalla riunione ci sono diverse criticità sia dal punto di vista storico-ambientale sia da quello economico-finanziario e di utilità dell'opera.

«Se l'obiettivo che voleva raggiungere la Regione con la delibera n. 109 del 7/3/2023 era quello di contrastare la siccità, i soldi da spendere per realizzare questa opera in località "Sterza" costituiscono solo uno sperpero di denaro pubblico», affermano i consiglieri di minoranza del Comune di Gioi. «La nostra richiesta è che gli Enti che sono chiamati a esprimere i pareri valutino attentamente quanto è stato sottolineato nell'assemblea e che il Consiglio Comunale di Gioi esamini e approfondisca tutte le tematiche che sono state portate alla luce del sole. Anche se bisogna sottolineare che il progetto non è mai stato esaminato dall'Amministrazione comunale», concludono i consiglieri di minoranza che stanno raccogliendo le adesioni della popolazione per fermare il progetto.