L'OPERAZIONE

Contrabbando di carburanti: confiscati beni per 800mila euro tra Napoli e Taranto

I quantitativi sottratti sarebbero stati destinati ad un uso non agevolato come l'autotrazione

NAPOLI - Dagli approfondimenti investigativi, diretti dalla Dda di Lecce, sarebbe emerso che attraverso società con sedi a Napoli e Ginosa, tra settembre e ottobre del 2019, ci sarebbe stata cessione in contrabbando di oltre 600 mila litri di carburante destinato all'uso agevolato in agricoltura in favore di persone compiacenti non aventi diritto all'agevolazione, per lo più in Campania, che lo avrebbero destinato ad un uso non agevolato come l'autotrazione.

Stando all'accusa, da un deposito commerciale di Bari sarebbero stati prelevati ingenti quantitativi di carburante per autotrazione, simulando apparentemente la cessione di corrispondenti quantitativi di prodotti energetici per uso agevolato gravati da accise e dall'Iva in misura ridotta. I mezzi impiegati per il trasporto del prodotto sarebbero stati dotati di dispositivi in grado - in caso di controllo su strada da parte della Guardia di Finanza - di colorare di verde il carburante, così da renderlo visivamente conforme alla documentazione che lo accompagnava. Il prodotto sarebbe arrivato in un deposito commerciale di Ginosa, dove ne sarebbe stato inscenato falsamente lo scarico e poi la cessione in favore di imprese agricole della provincia di Taranto. Gli autoarticolati avrebbero quindi raggiunto sedi in Campania, dove il carburante sarebbe stato ceduto a soggetti compiacenti in totale evasione delle imposte dovute.