«Continuo a testa alta per la mia strada»

Parla il sindaco Cariello dopo l’attentato di sabato: non ci fermano nell’impegno per la legalità, grazie ai cittadini per l’affetto

L’incendio dell’auto del sindaco di Eboli Massimo Cariello ha povocato sdegno verso l’episodio ed avuto come effetto un profondo sentimento di solidarietà intorno al primo cittadino. In via Ripa, la sede del Comune, la guardia è alta, ma l’imperativo è “avanti tutta” sulla strada della legalità e della trasparenza. E la spinta a mettercela tutta senza paura e a testa alta, arriva proprio da Cariello.

Sindaco cosa è successo dopo l’incendio della sua vettura?

Sono stato sentito il giorno stesso dai carabinieri, siamo ancora in attesa dei risultati della scientifica. I carabinieri presumono che si tratti di un atto di natura dolosa, a breve comunque avremo i risultati. Chi le ha potuto sferrare un colpo di questo tipo, nel caso venisse confermata l’ipotesi dolosa?

Non so da chi sia potuto venire. Diciamo che da quando sono sindaco stiamo lavorando secondo un disegno ben preciso: stiamo lavorando sulla questione dei beni confiscati alla camorra attraverso delle istanze formali alla Procura, in alcuni casi abbiamo avviato interventi importanti e consistenti. C’è poi l’ordinanza dei botti che non si è limitata solo al divieto di vendita degli stessi ma anche al sequestro, colpendo piccoli elementi della malavita organizzata locale ai quali sono stati portati via decine e decine di botti. Andiamo avanti sulle politiche del rispetto delle regole.

Altro tema importante che sta a cuore all’amministrazione comunale è quello degli sfratti

Rispetto all’assegnazione delle case di edilizia residenziale pubblica operiamo nel pieno rispetto della graduatoria e con nessuna corsia preferenziale. Abbiamo portato a termine sfratti importanti colpendo persone che in passato avevano avuto problemi con la legge, non ci siamo fatti minimamente intimidire.

Come si sente dopo l’episodio di sabato?

Continuiamo ad andare avanti nel rispetto delle regole sapendo che c’è tanto da fare; queste iniziative non ci fermano perché abbiamo intrapreso la strada giusta fatta di rispetto delle regole e della legalità. Tante anche le richieste di posti di lavoro e abitazioni: due temi importanti, con richieste da parte di persone spesso poco garbate. Qualcuno che in passato ha avuto problemi con la legge, presentandosi davanti alla mia stanza, pensava di stare a casa propria. In quella occasione ho dovuto utilizzare la fermezza istituzionale: ho ascoltato il problema e ho anche detto che non posso dare una risposta perché devo far rispettare la legge.

Dopo l’incendio è sotto protezione. Come vive la presenza della scorta?

Sono stato contattato dal Prefetto e dal comandante dei carabinieri Geminale a cui vanno i miei ringraziamenti per la vicinanza e sensibilità umana dimostrata in questa occasione. Quella della scorta è una presenza dinamica ovvero una maggiore presenza, una supervisione attorno all’abitazione e al Comune. Infine colgo l’occasione per ringraziare le migliaia di persone che sia tramite social che di persona mi hanno espresso viva vicinanza per quanto accaduto. Mi sono sentito circondato dall’affetto dei cittadini.

Gerardo Sorgente

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