il retroscena

Continuano a lavorare anche se non sono pagati

Abnegazione. E’ l’unica parola capace di fotografare il filo conduttore del lavoro degli operatori del cantiere Se.t.a di Nocera Inferiore. Al di là dell’ultima doccia fredda dei licenziamenti e...

Abnegazione. E’ l’unica parola capace di fotografare il filo conduttore del lavoro degli operatori del cantiere Se.t.a di Nocera Inferiore.

Al di là dell’ultima doccia fredda dei licenziamenti e alla spada di Damocle dello sfratto esecutivo che grava sul cantiere in località Santa Croce, hanno accumulato già la seconda mensilità non riscossa. Ritardo con cui hanno imperato a convivere negli ultimi due anni. Rivendicando i loro diritti sono in casi estremi. Continuando, invece, a lavorare. A volte anche sotto il tiro incrociato dei cittadini insoddisfatti del servizio e pronti ad imputare a quelli della Se.t.a anche responsabilità non imputabili a loro.

Ad esempio, ultima in ordine temporale, si sono visti puntare contro l’indice accusatore (con annesse invettive) dei residenti della zona cosiddetta del Mercato (via Castaldo, Piazza De Santi e dintorni) dopo le piogge di giovedì che hanno mandato in tilt i tombini, il più delle volte intasati da spazzatura non rimossa. Senza neppure avere più la forza di ricordare gli operatori ecologici addetti allo spazzamento delle strade che insistono su quell’area sono andati in pensione e non sono mai stati sostituiti.

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