Continua lo stop alle serre L’ira degli imprenditori

Il Consorzio destra Sele proroga di due mesi il blocco delle concessioni «Giocano sulla pelle delle aziende, pronti ad occupare la sede dell’Ente»

Continua lo stop alle serre: gli imprenditori esasperati ed inferociti con il presidente Vito Busillo, chiedono il commissariamento del Consorzio di bonifica destra Sele ed annunciano proteste. Oltre cinquanta di loro sono già pronti a presidiare la sede consortile. Ancora due mesi di blocco alle concessioni per l’installazione di nuovi impianti serricoli, lo stabilisce la delibera 21 dell’ente guidato da Busillo. Un atto che avrebbe scatenato l’ira degli imprenditori agricoli che, ormai stremati dall’attesa annunciano azioni di protesta: «Busillo aveva pubblicamente affermato che si trattava di un blocco temporaneo, siamo stati ingannati – sostiene A. P. - vogliamo sapere chi ha interesse a bloccare l’economia della Piana del Sele, solo l’Ente o c’è anche una lobby locale? Siamo pronti ad occupare il Consorzio».

Il primo decreto blocca serre firmato a settembre da Busillo sarebbe dovuto rimanere in vigore fino al 31 dicembre, così non è stato. Durante le festività natalizie un incontro cordiale per lo scambio di auguri avrebbe partorito la delibera: «La prima volta Busillo ha sostenuto che il blocco alle concessioni era necessario per riprogettare la rete scolante – sostiene M. M. – in due mesi nulla è stato fatto. Loro non hanno presentato progetti per adeguare la rete scolante e noi ora non ne paghiamo le conseguenze. Giocano sulla pelle dell’aziende agricole».

Di fatto i due provvedimenti dell’Ente consortile bloccano per cinque mesi la programmazione finanziaria ed agricola. Un rischio già messo in evidenza nell’audizione a commissioni congiunte dai consiglieri regionali, che a metà novembre hanno chiesto la revoca del decreto. Appello caduto nel vuoto, e a pochi giorni dall’apertura dei bandi Psr 2014-2020 arriva un nuovo blocco del rilascio delle autorizzazioni degli impianti.

«Una decisione assurda che taglia definitivamente le ali allo sviluppo agricolo dell’intera Piana del Sele. Il Consorzio va commissariato – chiede il capogruppo dei Democratici per Eboli, Pasquale Infante - non è più in grado di svolgere il proprio ruolo ed inoltre basato su un sistema antidemocratico di tipo feudale di elezione degli organi amministrativi. Chiediamo a De Luca che ci liberi da Busillo come ci ha liberato delle ecoballe a Coda di Volpe».

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