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Contenzioso su Trentova, niente accordo

AGROPOLI. Si è chiuso con un nulla di fatto il tentativo di conciliazione tra un coltivatore diretto, il Comune di Agropoli e la società “Italia Turismo spa” relativamente all’area di Trentova. «Sia...

AGROPOLI. Si è chiuso con un nulla di fatto il tentativo di conciliazione tra un coltivatore diretto, il Comune di Agropoli e la società “Italia Turismo spa” relativamente all’area di Trentova. «Sia i due legali del Comune che i tre avvocati di “Italia Turismo” – spiega P. G:, l’agricoltore coinvolto – hanno negato che io abbia in fitto l’area di Trentova dal 1997, sebbene io possieda i bonifici a comprova. Però poi i primi – sottolinea – hanno affermato che sono possessore della tenuta dal 1980 arrivando nel contempo a negare poi che io fossi un coltivatore diretto». Dinanzi all’ufficio conciliazione di Salerno l’uomo voleva che gli venisse riconosciuto «il contratto quindicinale di fitto, tacitamente rinnovato l’anno scorso con “Italia Turismo”». «Se così fosse stato – sottolinea – di conseguenza il contratto di comodato stipulato dal Comune di Agropoli si sarebbe configurato come un abuso. E nell’eventuale vendita della zona avrei avuto il diritto di prelazione mentre se il Comune avesse operato l’esproprio, a me sarebbe toccato un indennizzo. A questo punto – conclude – procederò per vie legali». Per questa serie di motivi, l’agricoltore, il 2 ottobre scorso, aveva fatto pervenire al Comune una nota del suo legale riguardante una diffida impugnativa di contratto di comodato d’uso tra l’ente stesso e la società “Italia turismo”. Il motivo dell’“avvertimento” è che il contratto di comodato stipulato nel novembre 2012 tra la società controllata da Invitalia e il Comune sarebbe «un abuso», secondo il coltivatore, che sostiene di avere «in fitto i 56 ettari circa dell’area Trentova-Tresino da 16 anni, tacitamente rinnovato l’anno scorso per ulteriori 15 anni». Di qui la diffida alla società "Italia Turismo" e al Comune. (a. p.)