Sanità

Contenziosi Asl e Ruggi: i dati

Per l'Azienda ospedaliera sono 400 le vertenze ancora aperte

Crescono i contenziosi in cui sono coinvolti Asl e ospedali e cresce di conseguenza il fondo rischi messo in bilancio, in sostanza un accantonamento di soldi nel caso in cui la struttura debba risarcire i danni. Si fa causa agli ospedali per presunti casi di malasanità, la cosiddetta malpractice, ma anche più banalmente se si cade nell'atrio di una struttura ospedaliera o se l'auto lasciata in sosta nel parcheggio viene danneggiata. Fa causa inoltre il personale dipendente per il riconoscimento di mansioni superiore, il fornitore non pagato, la ditta esclusa dall'appalto, la clinica convenzionata.

Insomma i contenziosi non mancano (sono 400 in corso di definizione al Ruggi, con una media di 100-120 all'anno) e prima di verificare se siano fondati o meno e se portino ad una condanna dell'ospedale o dell'Asl, le strutture sanitarie corrono ai ripari e mettono in bilancio dei fondi ad hoc. «Si considerano eventi -come si legge nella nota integrativa al bilancio di esercizio 2013 del Ruggi - ritenuti probabili e di entità stimabile». Ma queste somme anno dopo anno sono cresciute al punto che la Regione (con il decreto numero 148 del 24 febbraio) ha deciso di fare un monitoraggio per valutare "la congruità dei fondi", istituendo un organismo di controllo, in cui siedono anche Maria Anna Fiocco, responsabile del settore Economico finanziario dell'Asl Salerno e il direttore amministrativo dell'ospedale Ruggi Salvatore Guetta.

Insomma i soldi del fondo rischi regionale sono sotto osservazione anche perché hanno raggiunto nel terzo trimestre 2014 la ragguardevole cifra di 1.127.949.000 euro (per tutte le Asl e aziende ospedaliere della Campania). La cifra è così suddivisa: accantonamenti per contenziosi sui tetti di spesa e tariffe: 181.699 euro; contenzioso relativo al personale dipendente e convenzionato: 77.629 euro; contenzioso per ritardato o mancato pagamento: 183.526 euro; 685.095 euro per altri rischi (tra cui quello per cause civili). La Asl Napoli 1 è quella che ha accantonato più fondi, seguita dall'Asl di Caserta, dalla Federico II di Napoli e dalla Asl Salerno che ha accantonato 81.021.263 euro. Una cifra notevolmente lievitata se si pensa che nel bilancio consuntivo 2013 la somma prevista come accantonamento per rischi è stata di 18.696.519 euro, quasi il doppio rispetto all'anno precedente.

Per quanto riguarda il Ruggi, la somma accantonata è di 16.797.985 euro. Soldi in più visto che la somma per il fondo rischi accantonata per tutto il 2013 è stata di 14.458.728 euro, oltre sei milioni in più rispetto al 2012 (ma la cifra effettivamente utilizzata è di 566mila euro compresa la franchigia per l'assicurazione). La cifra maggiore accantonata è stata nel 2013 per le cause civili (2.600.100 euro), la cifra effettivamente utilizzata è stata di 463mila euro. «Bisogna far sì che attraverso la prevenzione si riducano i contenziosi e i rischi, con protocolli specifici come quello per una corretta compilazione del consenso informato o il manuale per la sicurezza in sala operatoria» spiega il direttore Guetta. La Regione ha previsto un data base per ogni azienda sanitaria in cui riportare i dati dei singoli contenziosi, «per azioni comuni da adottare per la gestione di categorie omogenee di contenziosi».