Contenitori, ormai vicina la quota dei 500mila teu 

Con una media di 25 scali settimanali il terminal di Gallozzi in controtendenza nel Sud Entro l’anno in funzione altre due maxi gru, raddoppiata l’area retroportuale nell’Agro 

Cresce ancora il porto commerciale di Salerno. E conferma il suo ruolo di regional port al servizio dell’industria e dell’economia locale, come evidenziato in particolare dalla crescita nell’export agro-alimentare, ma anche come gateway globale per il manifatturiero del Mezzogiorno. I primi mesi del 2018, infatti, attestano il trend in continua salita e fanno presupporre che, da qui alla fine dell’anno, si possa tagliare il traguardo dei 500mila teu movimentati. Dati veramente rilevanti che potrebbero addirittura crescere ulteriormente con la messa in funzione delle Zone economiche speciali. Anche perché, uno dei principali limiti della struttura portuale salernitana, è lo spazio. E, dunque, l’ulteriore sviluppo del business deve necessariamente strizzare l’occhio alle aree retroportuali. Proprio in quest’ottica Salerno container terminal prevede il raddoppio delle aree di Sct2, l’inland terminal, posizionato all’uscita di Castel San Giorgio sull’autostrada Salerno-Caserta-Roma, progettato come polmone del terminal portuale, non casualmente nell’epicentro geografico del distretto agro-alimentare. Del resto Stc ha contribuito in modo determinante al successo commerciale del porto cittadino, che archivia il 2017 con un risultato di 454mila teu, registrando una crescita del 17,1% , frutto fra l’altro di una brusca accelerazione nel secondo semestre superiore al 23%. Per altro Sct già nel primo bimestre del 2018 registra una ulteriore crescita del 10%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, confermando la tendenza in atto. Con una media di 25 toccate alla settimana, il terminal del gruppo Gallozzi, viaggia in controtendenza nel panorama più complessivo della portualità del Mezzogiorno. Nei primi giorni dell’anno Sct ha aggiunto al suo programma un nuovo servizio diretto con cadenza settimanale di Hamburg Sud – Maersk tra il porto di Salerno e gli scali marittimi caraibici dell’America Centrale, che consentirà in 17 giorni di collegare i porti di Cartagena (Colombia), Puerto Moin (Costa Rica) e Manzanillo (Panama), offrendo inoltre un transit-time velocissimo con l’hub di Algeciras, per connettere l’export di Salerno con il net work globale della linea. Nei prossimi mesi sarà messa in servizio la seconda gru di banchina Liebherr modello LHM 600 versione speciale HR (High Rise, con torre cioè più alta di 12 metri), alta circa 51 metri con uno sbraccio lungo 60 metri, in grado di movimentare le più grandi porta container in servizio sulle rotte della sua clientela. Una terza gru, molto probabilmente ancora di maggiori dimensioni, è prevista che entrarà in esercizio intorno alla fine dell’anno.
Gaetano de Stefano
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