Conte e Ragosta alla testa della “nuova cosa” dem

L’avvocato salernitano sarà a Roma alla presentazione del progetto politico Nella capitale anche Andrea De Simone, Tavella partecipa da “osservatore”

SALERNO. Partirà oggi a Roma la scommessa di Roberto Speranza, Enrico Rossi e Arturo Scotto, che con la benedizione di Massimo D’Alema e Pierluigi Bersani, lanceranno il nuovo soggetto di centrosinistra, che dovrà essere un po’ di lotta e un po’ di governo, e che mira a unire le forze della Sinistra pur partendo da una doppia scissione, dal Pd e da Si. Tradotto in soldoni, sarà un nuovo Pd un po’ più di sinistra e come dicono i “cugini” di Sinistra Italiana «quando gli elettori guarderanno le facce e leggeranno i nomi, si accorgeranno che saranno sempre gli stessi». Intanto in Sinistra Italiana, dopo l’addio di Scotto e D’Attore, lasciano Vendola e Fratoianni con un Partito rinnovato solo nel nome – più corto di Sel – e rimpolpato dall’aggiunta di qualche movimento, come Dema lanciato dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Vedremo.

Una sfida, dunque, che da lunedì dovrà misurarsi anche con la realtà parlamentare. L’equilibrio entro cui dovrà muoversi il nuovo soggetto è stato sintetizzato ieri da Rossi: la «cosa nuova di centro–sinistra» mira ad «allargare l’area del centrosinistra», ma «poi con Renzi bisognerà dialogare, con il Pd continueremo ad avere un confronto di merito, di carattere programmatico». Insomma la speranza, dopo il voto alle Politiche, è che Renzi faccia accordi di governo con loro piuttosto che cedere all’inciucio con Berlusconi e schegge del centrodestra. Sempre che Renzi non modifichi le soglie d’ingresso della legge elettorale e sempre che l’Italia non decida di sperimentare un Governo a guida Beppe Grillo.

Intanto anche nel salernitano, la galassia della “cosa nuova” si allarga a macchia d’olio. Il primo che ha sciolto le riserve è stato Federico Conte che porta in dote le sue 14 mila preferenze prese alle scorse Regionali e si candida a essere uno dei punti di riferimento a Salerno (soprattutto a Sud del capoluogo). L’altra testa di serie è Michele Ragosta (ex Sel) deputato Pd uscente che al nuovo soggetto politico porta la sua rete di amministratori Sel in Campania ma soprattutto due consiglieri comunali e un assessore eletti e nominati nel fortino di Vincenzo De Luca: i consiglieri Antonio Carbonaro e Giuseppe Ventura e l’assessore Mariarita Giordano. Dal consiglio comunale di Salerno Ragosta potrebbe traghettare a sinistra anche qualche scontento della maggioranza, mentre a seguirlo su questa strada sarà l’ex consigliere comunale Augusto De Pascale e con molta probabilità l’ex assessore Gerardo Calabrese. Una scissione, quella a Palazzo di Città «che non comporterà una uscita dal governo – commenta il deputato salernitano – perché l’accordo è stato di programma e finché il programma resta inalterato continueremo a sostenerlo».

Da tempo impegnato a costruire una alternativa a sinistra, anche Andrea De Simone parteciperà alla nascita della sinistra anti renziana. Attorno a lui si sta coagulando un gruppo di giovani, tra questi anche la vice segretaria dei Giovani democratici, Roberta D’Amico. Da Fisciano arrivano l’ex segretario Ds Rocco Iannone e due consiglieri comunali, già Sel, Andrea Landi e Giovanni Gioia. Molto impegnato a spostare pezzi della Cgil è Michele Gravano, così come sembrerebbe possibile il passaggio anche dell’ex segretario provinciale Maria Di Serio. Rimanendo in casa Cgil, domani a Roma ci sarà anche Franco Tavella fresco della sua adesione a Sinistra Italiana. Scissionista? «Rimango dove sono – dichiara – non ci sono le condizioni di un mio passaggio. Vado a vedere lasciando aperto il dialogo e poi valutiamo». Intanto però con Epifani dentro e gli amici Arturo Scotto e Alfredo D’Attorre – che lo hanno “trascinato” in Sinistra Italiana – le cose per Tavella si complicano. Da tempo in rotta con la dirigenza del Partito socialista, a cambiare casacca sono pronti l’ex senatore Gianni Iuliano, l’ex consigliere regionale Gennaro Mucciolo e il figlio Pasquale. E poi ancora Enzo Farace, Rosario Pesce, Antonello Scuderi. Dal Comune di Nocera Inferiore è certa l’adesione di Antonio Iannello, già candidato a sindaco con il Partito democratico mentre da Cava de’ Tirreni, arrivano le “quote rosa” Flora Calvanese e Cettina Capuano, già candidato sindaco. E ancora Raffaele Cervanti, dirigente politico vicino all’ex sindaco Raffaele Fiorillo. A Battipaglia è certa l’adesione di Vito Lucia ma nulla esclude che anche l’attuale segretario cittadino del Pd Davide Bruno possa scegliere di lasciare il Partito. Oggi a roma si chiariranno anche i rapporti e gli equilibri con il Governo. Uno su tutti da chiarire sarà l’atteggiamento su alcuni provvedimenti in Parlamento come quello sui voucher: il Pd punta a portare avanti il ddl Damiano per riformarli e evitare il referendum. La sinistra del Pd: cosa farà?

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