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Container, i big nel Sud Italia scelgono Salerno

Collegamenti settimanali per il Nord America. Oggi approda una nave lunga 300 metri

SALERNO. Il porto di Salerno consolida e amplia i suoi collegamenti con il mondo. Già, perché lo scalo salernitano diventa, sempre di più, crocevia del traffico container, tant’è che è stato scelto come punto di riferimento, per il Sud Italia, da due mega aggregazioni del trasporto mondiale: Ocean Alliance, The Alliance. Entrambe si avvarranno dei servizi della base della Salerno terminal container, società del gruppo Gallozzi, per spedire in ogni parte del globo. Un ulteriore riconoscimento della crescita del porto salernitano, che si conferma nel gotha della portualità mondiale ed offre nuove opportunità competitive per le aziende esportatrici della Campania e del Meridione, particolarmente per quelle del comparto del food che segnano la maggiore crescita dell’export. Ma, pure, per tutto il tessuto economico e produttivo della nostra provincia. A fare da testimone al raggiungimento di questo nuovo traguardo sarà il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale, Pietro Spirito, che questa mattina visiterà il terminal di Stc. «In questa settimana il nostro terminal – evidenzia Agostino Gallozzi – lavorerà 24 navi full container a conferma di un 2017 che già prospetta un incremento consistente della movimentazione nello scalo di Salerno.

I livelli di reputazione e di capacità operativa del nostro scalo e del nostro Gruppo hanno consentito di attrarre un numero crescente di collegamenti marittimi con un effetto moltiplicatore delle opportunità competitive sui mercati internazionali per le tante attività produttive radicate nella provincia di Salerno ed in Campania, ma anche in altre aree meridionali». La prima nave a salpare da Salerno è stata ieri la portacontainer “Brevik Bridge”, che fa parte di “The Alliance”, il raggruppamento armatoriale che comprende la Hapag Lloyd (e quindi anche la controllata Uasc), la YangMing di Taiwan e le tre compagnie storiche del Giappone: K line, Nippon Yusen Kaisha e Mitsui (Mol). La “Brevik Bridge” ha inaugurato la linea diretta settimanale tra il Mediterraneo e Nord America, con scali ad Halifax, New York, Norfolk e Savannah. L’avvio del nuovo servizio coincide con la decisione della Hapag Lloyd di concentrare, in via esclusiva, nel porto di Salerno, tutti i propri servizi da e per il Sud Italia.

Stamattina, invece, con l’approdo della nave “Csl Virginia”, sarà il turno di “Ocean Alliance”, composta da Cma-Cgm, Cosco Shipping, Evergreen Line e OocL inaugurare la nuova base di Salerno per l’altro servizio settimanale dedicato al Nord America (New York, Norfolk, Savannah e Miami). E, sempre oggi, attraccherà la nave “Hs Paris” con la quale la compagnia francese Cma-Cgm entra nell’alleanza con Hamburg Sud e Seago Line, da Salerno settimanalmente per il Nord Europa. Con i suoi 299,89 metri di lunghezza e 84.155 tonnellate di stazza, la Hs Paris aggiudica il record della nave full container più grande approdata presso il Salerno container terminal. Domani, infine, toccherà al colosso cinese Cosco Shipping, con la porta contenitori “Hansa Cloppemburg”, che inaugurerà la nuova linea diretta dal porto di Salerno verso il Nord Europa. Il servizio offrirà ogni sabato partenze da Salerno per Felixstowe, con un tempo di transito di 7 giorni; la tratta Salerno - Amburgo sarà coperta in 9 giorni e quella Salerno - Anversa in 11 giorni. Complessivamente saranno 24 le navi full container lavorate nella settimana dal Salerno container terminal. I nuovi servizi spingeranno lo scalo salernitano verso il traguardo dei 450.000 teu.

«Per il nostro terminal si tratta – rimarca Gallozzi – di un momento di vera e propria svolta. Il lavoro attuato in questi anni sull’efficienza e sulla qualità sta producendo i suoi frutti con ben nove compagnie, tante fanno parte delle due “alleanze”, che attueranno nuovi scali settimanali su Salerno. Siamo in un momento di grande dinamismo e proseguiamo convinti sulla strada della continua ricerca di ulteriori e qualificati servizi per le imprese che esportano i loro prodotti. Il porto di Salerno è ormai da tempo un fondamentale gate effettivamente funzionale alle aziende che guardano ai mercati internazionali come sbocco prioritario delle produzioni Made in Italy». «È in questa direzione – conclude Gallozzi – che continueremo a lavorare, convinti che la logica di sistema introdotta dalla riforma delle Autorità portuali esalti ancora di più la capacità di crescita delle imprese operanti nella filiera dei traffici internazionali in una logica di libero mercato».

 

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