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Consuntivo ok Presutto lascia il Nuovo Psi

Consiglio comunale lampo ieri pomeriggio. In piena verifica politica l’amministrazione ha approvato il bilancio consuntivo con l’assenza del consigliere Giancarlo Presutto. «Assente ingiustificato»...

Consiglio comunale lampo ieri pomeriggio. In piena verifica politica l’amministrazione ha approvato il bilancio consuntivo con l’assenza del consigliere Giancarlo Presutto. «Assente ingiustificato» ha dichiarato il presidente del consiglio, Fausto Vecchio, al momento dell’appello. Un’assenza inattesa per i colleghi consiglieri di maggioranza e soprattutto per quelli del Nuovo Psi. Un’assenza comprensibile per l’opposizione dopo la nota dei consiglieri Giuseppe Piegari, Vincenzo Marchesano e Luigi Guarracino che annunciava la scissione di Presutto. Imbarazzo tra le fila della maggioranza che ha approvato il bilancio consuntivo senza dichiarazione di voto subito dopo l’intervento dell’assessore al bilancio, Cosimo Pio Di Benedetto, e quello del sindaco Massimo Cariello.

Continuano gli “aggiustamenti” all’interno della maggioranza, ieri l’ennesimo cambio di poltrona, Presutto eletto nella lista del Nuovo Psi qualche mese fa ha aderito al partito di Rivoluzione Cristiana dando vita alla federazione Nuovo Psi-Rc. Cambiando i fattori il risultato non cambia per la maggioranza che resta a 18 con l’arrivo dell’Udc. Nel pieno della verifica politica Rc rivendica autonomia di iniziativa e chiede di partecipare ai tavoli di discussione nel riequilibrio politico della giunta e negli incarichi di sottogoverno. A far maturare la decisione dell’ex capogruppo sarebbe l’incarico nel Consorzio farmaceutico. La posizione di Presutto, inizialmente in pole position, secondo voci di corridoio, sarebbe precipitata a causa dell’obbligo delle dimissioni da parte del consigliere. L’accettazione dell’incarico porterebbe Presutto fuori dal consiglio e consentirebbe l’ingresso di un’altra donna nell’assise cittadina, Carmela Rizzo, prima dei non eletti nella lista del Nuovo Psi: situazione “poco gradita” alla maggioranza.

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