Consumare locale per rilanciare l’economia

La ricetta del presidente della Camera di commercio dopo i dati negativi del terzo trimestre 2014

«La ripresa dei consumi interni è il reale volano della ripartenza. Rilanciando il localismo ed una sana politica della difesa della nostra economia, probabilmente sul medio periodo avremo dei risultati».

È la ricetta proposta dal presidente della Camera di Commercio Guido Arzano all’indomani della divulgazione di dati dell’Osservatorio economico provinciale che hanno consegnato un quadro disastroso dell’economia provinciale nel terzo trimestre del 2014, in particolare del commercio (-10%) e del manifatturiero (-3,6%). «Sono dati abbastanza catastrofici ma qualche spiegazione va data. Il terzo trimestre – ha spiegato Arzano – è storicamente quello più difficoltoso perché è periodo di ferie, di chiusure e soprattutto c’è una maggiore propensione al consumo fuori casa ed in particolare fuori dalla provincia e dalla regione».

Il localismo diventa per Arzano il «viatico fondamentale per la ripresa». «Il localismo – ha argomentato – non deve essere più visto come una sorta di protezionismo, ormai lo applicano tutti i Paesi compresi gli Stati Uniti d’America e serve a mantenere l’economia interna ed i posti di lavoro».

Anticipando la positività dei dati del qiarto trimestre che di qui a qualche settimana saranno resi noti, soprattutto per il commercio, Arzano ha espresso preoccupazione riguardo le prospettive future alla luce dell’aumento dell’Iva.

Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere comunale Antonio Cammarota che, in particolare sulla questione della crisi legata al commercio, ha chiesto la convocazione della Commissione competente con l’assessore e i rappresentanti di categoria. «La grave crisi denunciata da Camera di Commercio non è causata dal Comune di Salerno – scrive il consigliere Cammarota in una nota – ma ora è necessario, per quanto compete, assumere il governo delle attività produttive e commerciali, che in questa città è completamente mancato. Con la scelta urbanistica la città sta tradendo se stessa nello sviluppo. Troppo cemento e poca valorizzazione delle tradizioni, delle identità e di commercio, artigianato e piccole e medie imprese».

Fari accesi anche su Luci d’artista che avrebbero «penalizzato le periferie e i commercianti che pagano le tasse e non hanno il negozio al Corso». L’obiettivo è fare sistema, Cammarota suggerisce «di adottare misure fiscali di vantaggio, creare un marchio di qualità del commercio salernitano di promozione e di tutela, attivare iniziative e manifestazioni mirate e condivise».

Carmen Incisivo

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