Consorzio servizi sociali È spaccatura tra i Comuni

Castel San Giorgio e Roccapiemonte votano insieme con Nocera Inferiore Il disappunto di Nocera Superiore che voleva invece restare con la convenzione

Nascerà da una prova di forza tra le due Nocera l’Azienda speciale consortile che dal primo ottobre dovrebbe gestire i servizi sociali nei comuni del Piano di zona S1, sotto ambito 1. Non riuscendo a trovare la quadra, durante uno degli ultimi incontri istituzionali, il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, ha chiesto ai colleghi di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, di Roccapiemonte, Andrea Pascarelli, e di Castel San Giorgio, il viceprefetto Roberto Amantea, di scegliere a maggioranza tra Azienda speciale e convenzione. Per tre voti a uno, i rappresentanti dei quattro comuni che compongono il distretto sociale hanno scelto la società.

Una decisione che ha però suscitato il disappunto di Nocera Superiore, che aveva espresso la volontà di continuare a fornire i servizi in convenzione, così come avvenuto per tanti anni all’interno del vecchio Piano di zona S1. L’assenza all’ultimo vertice d’ambito del sindaco Cuofano, che in una lettera si è giustificato per motivi istituzionali, ribadendo però la bontà di scegliere il sistema della convenzione, è il segnale che i rapporti rischiano di incrinarsi. Altro che referendum e unificazione dei Comuni, le due Nocera sembrano non essere mai state tanto distanti.

Eppure sembrava che l’accordo fosse stato trovato, tant’è che già a luglio si parlava di cerchio chiuso. Anche gli incartamenti erano pronti, non a caso entro il 28 settembre i consigli comunali si sarebbero dovuti apprestare a decretarne la nascita. Qualcosa invece è cambiato nelle ultime settimane. I bene informati fanno risalire il disappunto di Nocera Superiore al peso decisionale dell’azienda speciale. In questa tipologia di società sulle decisioni da prendere inciderà il valore demografico. Nocera Inferiore rappresenterà il grosso della partita. I comuni più piccoli potrebbero temere un accentramento. La maggioranza sarebbe nelle mani di uno solo. Tesi che avrebbe potuto spaventare Castel San Giorgio e Roccapiemonte, che però hanno preferito allinearsi a Nocera Inferiore e non a Nocera Superiore. Quest’ultimo comune avrebbe preferito la convenzione, perché i costi sono inferiori e lì il voto è legato all’istituzione e non alla popolazione, cedendo anche lo “scettro” di capofila a Nocera Inferiore. Concessione inutile.

Sul tavolo ci sarebbe pure la questione personale da impiegare. In convenzione sarebbe stato attinto dai servizi sociali dei quattro comuni, con l’azienda ce ne sarà di nuovo.

A Nocera Superiore dicono che non è stata fatta una giusta valutazione sui costi e che la scelta andava sottoposta ai consigli comunali. Ma a chi accusa che il sistema è dispendioso, i sostenitori rispondono che assicurerà servizi più rapidi e professionali. Una simile querelle si è verificata per il sotto ambito 2, che coinvolge i comuni di Angri, Scafati, Sant’Egidio del Monte Albino e Corbara. In questo caso la maggioranza ha optato per la convenzione.

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