Consorzio farmaceutico, atti “vietati”

Mercato San Severino: parte la diffida delle opposizioni all’indirizzo del sindaco Romano

MERCATO SAN SEVERINO. Opposizione di nuovo all’attacco. Il capogruppo della minoranza di governo, Carmine Ansalone, insieme al collega Fabio Iannone, ha presentato una diffida al sindaco Giovanni Romano, al segretario generale comunale Angela Maffucci e al presidente del Cofaser Giuseppe Vitale di adempiere alla fornitura di alcuni atti richiesti dagli amministratori locali riguardanti il Consorzio delle Farmacie e Servizi, del quale l’ente possiede alcune quote di partecipazione.

«Nell’esercizio delle funzioni di consiglieri comunali – scrivono Ansalone e Iannone nella diffida – i sottoscritti hanno presentato in data 24 settembre 2013 la seguente richiesta di atti: bilancio di esercizio relativo all’anno 2012 del consorzio Cofaser dove il Comune di Mercato San Severino ha quote di partecipazione; elenco dei clienti e fornitori con i relativi importi alla data odierna; elenco nominativo di tutti i dipendenti in servizio con relative funzioni (organigramma); situazione previdenziale ed erariale alla data odierna; estratto conto di banca e cassa con relativa movimentazione 2013 a tutt’oggi».

La prima contestazione mossa dai consiglieri riguarda la data in cui è pervenuta la risposta: lo scorso 14 novembre, ben oltre il termine legale imposto dalla legge.

Altra obiezione è riportata all’interno della diffida dove si sottolinea che «la risposta è da ritenersi inconferente e non attinente alla richiesta di accesso di cui sopra, atteso che il direttore generale Luigi Napoli, pone un diniego facendo riferimento ad un'indagine penale in corso e ad una gestione precedente che nulla rilevano riguardo al diritto dei sottoscritti di ottenere gli atti e le notizie utili all’espletamento del mandato di consigliere comunale, funzionale alla cura di interessi pubblici e all’espressione di un voto consapevole sulle questioni di competenza del consiglio comunale».

Secondo Ansalone e Iannone «il diniego di presentazione degli atti, giustificato dal segreto istruttorio, è illegittimo ed antigiuridico poichè per l’art. 329 c.p.p. sono coperti da segreto istruttorio solo gli atti di indagine compiuti dal pm e dalla polizia giudiziaria e non anche i documenti amministrativi conosciuti e pubblici». Hanno diffidato il sindaco, il segretario generale ed il presidente del Cofaser di adempiere gli stessi procederanno ad adire la competente autorità giudiziaria.

(m. r.)

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