Consorzio di bonifica ostaggio dei morosi

Recuperati 800mila euro su 9 milioni. Il commissario Franza: presto taglieremo le forniture a chi si ostina a non pagare

CAPACCIO PAESTUM. Si chiude con un incasso di 800.000 euro il piano di rientro messo in atto dal commissario del Consorzio di bonifica sinistra Sele, Biagio Franza, per il recupero dei debiti per il mancato pagamento delle tasse da parte di migliaia di utenti. Quasi 9 milioni di euro, dunque, la morosità da recuperare. Per tutti coloro che non hanno aderito al piano si procederà con il distacco dell’acqua. Tra i contribuenti ci sono anche caseifici e albergatori che rischiano dunque di rimanere a secco con il conseguente blocco delle attività. Qualcuno del resto ha accumulato un debito con il Consorzio di Paestum, che arriva fino a 80.000 euro.

«Abbiamo registrato – spiega il commissario Franza – 300 adesioni al piano di rientro per un incasso di 800.000 euro. Credo che la somma aumenterà dopo i primi distacchi nel prossimo mese. Per correttezza, comunque, prima di procedere invieremo un preavviso di distacco e daremo una settimana di tempo per effettuare il pagamento. Inizieremo da coloro che hanno maturato un debito maggiore per continuare con quelli più bassi. Abbiamo già pronto un elenco di nominativi».

I distacchi riguarderanno sia l’acqua potabile che quella utilizzata abitualmente per l’irrigazione. Rischiano pertanto lo stop delle attività anche caseifici e alberghi, che rappresentano le utenze con debiti più alti. «Il Consorzio deve rientrare con il debito – evidenzia Franza – i servizi si pagano e noi li forniamo regolarmente anche in modo tempestivo per interventi di riparazione e di manutenzione. Ci stiamo attivando per il Piano di classifica, ci sono addirittura zone servite che non hanno mai pagato. Abbiamo delle concessioni di attraversamento nelle quali, dopo il primo versamento del tributo, nessuno ha più pagato. Dobbiamo recuperare una morosità di quasi 9 milioni di euro, non capisco come sia stato possibile accumulare un debito simile. Quasi tutto, poi, in questi ultimi quattro anni. Il nostro obiettivo è far pagare tutti, così si può abbassare il carico ai cittadini».

Tra coloro che hanno aderito al piano di rientro c’è un utente che aveva maturato un debito di oltre 100.00 euro. Per alcuni utenti il debito va dai 40.000 agli 80.000 euro. «Sarà creata una task force – conclude Franza – e laddove ci fossero opposizioni e problemi per il distacco, chiederemo l’intervento dei carabinieri. Nella fase dei distacchi verificheremo anche eventuali allacci abusivi senza contatore».

I morosi dovranno pagare il distacco, il riattacco dell’acqua e non avranno le agevolazioni del piano. Sono oltre dieci milioni di euro il debito che il Consorzio ha contratto con l’Enel a causa del mancato pagamento delle tasse di migliaia di utenti. Chi non ha aderito al rateizzo entro lo scorso 10 gennaio subirà il distacco delle forniture e dovrà adempiere in un’unica soluzione onde evitare il recupero coattivo. Complessivamente fanno capo al Consorzio di Paestum 15.000 utenze irrigue e 14.000 utenze di acqua potabile, di queste diverse migliaia non sono in regola con i tributi. Solo chi è in regola con le tasse o con la rateizzazione potrà votare alle prossime elezioni.

Angela Sabetta

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