Consorzio di bonifica Ora gli agronomi attaccano la dirigenza

Critiche pesanti alla delibera sul piano di riparto contributi Chiesta alla Regione la rimozione dei vertici dell’Ente

Gli agronomi si scagliano contro la dirigenza del Consorzio di bonifica, chiedendone la testa ai vertici della Regione. La dura e lunga nota del comitato dei dottori agronomi delle province di Avellino, Napoli e Salerno ha come oggetto la delibera commissariale relativa al Piano di classifica per il riparto dei contributi di bonifica.

Secondo gli agronomi la delibera è frutto di «tracotanza amministrativa» e ha comportato la «inosservanza delle regole legislative, regolamentari, contrattuali e statutarie che disciplinano la conduzione dell’ente, espropriando ai legittimi titolari le prerogative ad essi spettanti». Il comitato chiede l’annullamento del provvedimento firmato dal commissario Rosario D’Angelo, analizzando con criticità il suo modus operandi. Attività portate avanti in «disprezzo delle regole». L’elenco delle cose che non andrebbero è lungo. Cinque le omissioni contestate: la mancata pubblicazione, dal 2014, degli aventi diritto al voto per l’avvio del procedimento di indizione dell’assemblea elettorale; i bilanci preventivi 2015, 2016 e 2017; l’elenco delle proprietà soggette a contribuzione; l’accesso civico degli atti deliberativi durante i giorni di pubblicazione obbligatoria; il piano annuale di attività. Gli agronomi scrivono del ripetersi di un «copione avviato dal commissario Gino Marotta» e dell’aumento del numero di dirigenti con tanto di «abusivo aumento dello stipendio ai dirigenti ingegneri che si aggiunge alla moltiplicazione delle assunzioni e delle promozioni».

Numerose sono pure le perplessità sull’ultimo Piano di classifica. Il comitato degli agronomi scrive di «incompetenza insanabile del commissario straordinario; sottrazione alla proprietà consorziata contribuente a cui non è stata neppure presentata la proposta del piano; carenza di elementi essenziali propedeutici palesemente inesistenti; violazione della competenza professionale del dottore agronomo in riferimento ai patrimoni rurali, agricoli e forestali».

Insomma, una lunga lista di criticità che ha portato il comitato degli esperti a chiedere «l’annullamento della delibera commissariale» sul Piano di classifica e a nominare un «commissario ad acta con il duplice mandato di indire l’assemblea dei consorziati e revocare gli atti in riferimento al personale e a Campania bonifiche». Sarà interessante capire come la Regione si esprimerà in merito, considerato che il comitato ha inviato il sollecito pure al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Salvatore D’Angelo

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