Consiglio, si elegge il presidente A Pontecagnano prima battaglia

Lunedì prossimo serviranno undici voti ma la maggioranza non avrà i numeri per sceglierlo da sola Ieri riunione per definire la rosa di assessori e spunta anche il nome di una donna tra i papabili

PONTECAGNANO. Proseguono le consultazioni per la composizione della nuova giunta comunale a Pontecagnano Faiano: iniziate lunedì e andate avanti nella serata di ieri, proseguiranno in questi giorni allo scopo di definire i nomi che entreranno a far parte della squadra di governo del sindaco Ernesto Sica, di recente confermato alla guida della città picentina.

Cinque le caselle da assegnare (una delle quali sarà assegnata ad una donna) per la composizione del nuovo esecutivo, così come cinque sono le liste di maggioranza che sono riuscite ad aggiudicarsi almeno uno scranno in consiglio comunale. Si tratta di Azzurri per Pontecagnano Faiano, Popolo democratico, Città attiva, Liberi e indipendenti e Centro liberale. In consiglio sono presenti inoltre, all'opposizione, il Partito democratico e Fratelli d'Italia.

Altro rebus da sciogliere per il primo cittadino, è la presidenza del consiglio comunale: il presidente e il vicepresidente dell'assise saranno eletti, e sono stati inseriti come punti all'ordine del giorno, nel corso del primo consiglio che si terrà lunedì presso il museo archeologico nazionale degli Etruschi di frontiera.

La presidenza dovrebbe andare ad un esponente delle cinque liste di maggioranza (il più votato di tutti in assoluto è stato Domenico Mutariello della lista Popolo democratico) ma nei giorni scorsi lo scranno più alto del consiglio è stato richiesto dal Partito democratico, principale forza di opposizione, in virtù dei 6606 voti (48,26%) ottenuti dal candidato Giuseppe Lanzara al ballottaggio. Presidenza che invece non interessa a Fratelli d'Italia, presente in consiglio - all'opposizione con Antonio Anastasio.

Il nome che la maggioranza proporrà al civico consesso potrebbe però non passare lunedì prossimo: per eleggere il presidente al primo consiglio, infatti, servono i voti dei 2/3 dell'assemblea, ossia undici consiglieri su sedici, con il sindaco fuori dalla votazione.

La maggioranza può attualmente contare su dieci voti: ci sono poi i cinque consiglieri del Pd e il consigliere di Fratelli d'Italia Anastasio.

In caso di mancata elezione il consiglio comunale dovrà essere riconvocato per l'elezione del presidente e in quel caso sarà Gerarda Sica (351 voti con il Pd) a presiedere l'assemblea: Sica è infatti seconda nella “classifica generale” dei consiglieri ma è nella lista che ha ottenuto più voti alle recenti elezioni amministrative.

Nel secondo consiglio basterà invece la maggioranza assoluta (9 su 16) dei consiglieri. Convergenza tra Pd e FdI potrebbe esserci sull'argomento della farmacia comunale, che entrambi i partiti vorrebbero portare all'attenzione del civico consesso.

Marco De Simone

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