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Consiglio di Stato e Tar «Nessuna sospensione»

SCAFATI. «Il Consiglio di Stato non ha sospeso la sentenza del Tar che aveva legittimato l’operato dell’amministrazione e rigettato la richiesta dei ricorrenti di sospendere i dipendenti vincitori di...

SCAFATI. «Il Consiglio di Stato non ha sospeso la sentenza del Tar che aveva legittimato l’operato dell’amministrazione e rigettato la richiesta dei ricorrenti di sospendere i dipendenti vincitori di concorso per architetti». Con una nota, il comune di Scafati interviene sulla vicenda dell’inchiesta sul concorso per architetti bandito dall’amministrazione. A dirimere la questione sarà il giudizio di merito dello stesso tribunale amministrativo regionale, contestualmente rinviato al 19 marzo 2012. «Dopo il giudizio positivo ottenuto dal Tar – scrive l’amministrazione guidata dal sindaco Pasquale Aliberti - che ha dato ragione al Comune, con grande serenità confidiamo nel giudizio di merito del 19 marzo».

Diverso il parere dell’avvocato Marco Cucurachi: «Il Consiglio di Stato non poteva sospendere la sentenza del Tar, in quanto la stessa non era produttiva di effetti giuridici, avendo rigettato il ricorso con il quale era stato chiesto l’annullamento del concorso. Piuttosto va detto che i giudici hanno correttamente applicato l’articolo 55 del codice del processo amministrativo, il quale prevede una fissazione del merito a breve quando le esigenze del ricorrente siano apprezzabili favorevolmente e tutelabili. Quindi, da una attenta lettura dell’ordinanza, emergono gli elementi meritevoli di rapido approfondimento. A tal proposito ha accolto l’istanza cautelare, per cui l’amministrazione non può adottare ulteriori atti».

Le tappe imminenti fissate sono legate ad altre scadenze, a partire dal prossimo 30 novembre, quando il Riesame tratterà le richieste di domiciliari per le quattro indagate nell’inchiesta sullo stesso concorso. Il ruolo scatenante si lega all’architetto Frine Carotenuto, assunta al Comune nel contestato concorso, coindagata con la dirigente del “Più Europa”, Maria Gabriella Camera, oltre alla segretaria comunale Immacolata Di Saia e alla dirigente al personale, Laura Aiello, tutte in concorso per l’accusa di falso ideologico.(a.t.g.)

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