la denuncia

Consigliere nella rete degli hacker

I pirati del web hanno rubato l’identità di un esponente del Pd

Deriva hacker sui social. A finire nel mirino dei pirati del web il consigliere comunale di Nocera Inferiore Gianfranco Trotta. Negli ultimi giorni qualcuno si è impossessato del suo nome e delle sue fotografie e ha cominciato a chiedere l’amicizia a tutti i contatti dell’avvocato nocerino, esponente del Pd. Uno scherzetto che è costato all’hacker la segnalazione a Facebook e una denuncia alla polizia postale.

Sarà difficile intercettare da dove sia partito l’impulso fasullo, ma Trotta ha deciso di difendere la sua onorabilità. Oltre a opinioni e impressioni falsate, sulla pagina fake sarebbe stato pubblicato anche un video che mostrava il finto consigliere in atteggiamenti poco eleganti.

Un filmato che in pochi hanno visto e che nemmeno il consigliere avrebbe visionato, ma di cui si parla in rete e la cui voce circola in città.

Una cattiveria che ha rischiato di danneggiare il consigliere della maggioranza Torquato delegato alla cultura. Trotta non ha voluto commentare la cosa: si è solo limitato a mettere in guardia, sempre tramite social, i suoi contatti Facebook. In un post sul suo profilo ha scritto: «Cari amici, non accettate richieste di amicizia da un secondo profilo avente mio nome e cognome. È palesemente falso e l’ho già segnalato, io ho un solo profilo».

Tanti i commenti ricevuti da persone che avevano ricevuto la richiesta di amicizia dal profilo fake.

Tra questi un amico dell’avvocato che ha scritto: «Il Trotta che mi ha contattato era tifoso del Napoli. Mi sembrava strano». Trotta non si spiega il perché di un tale accanimento, ma i contatti fasulli si stanno moltiplicando sui social. Un fenomeno che rischia di aumentare in vista della campagna elettorale delle amministrative. Nei gruppi dedicati ai cittadini è facile individuarli, a causa della loro faziosità.

Nei giorni scorsi un altro consigliere comunale si è visto copiato. Si tratta di Toti Orza, esponente dell’assise cittadina di Sarno.

Nel suo caso è stata rubata la fotografia, ma sono stati utilizzati dati e riferimenti diversi dagli originali.©RIPRODUZIONE RISERVATA