santa lucia

Consegnate le chiavi delle nuove case popolari

Ora si attende la bonifica del campo container e la riapertura della scuola dell’infanzia

Terremotatati nelle nuove case e giardini pubblici al posto del campo container da bonificare a Santa Lucia. Tanta emozione e finanche un lieve malore, ieri mattina, nella frazione per la consegna delle chiavi dei 68 nuovi appartamenti, destinati a chi da anni vive nei prefabbricati. Una donna, particolarmente commossa, si è sentita male, facendo preoccupare i presenti, al punto da chiedere l’intervento del 118.

Il taglio del nastro, per il nuovo ingresso nelle case, si è tenuto alla presenza del sindaco Marco Galdi, del consigliere regionale Giovanni Baldi, dell’assessore Fortunato Palumbo, del consigliere comunale Enrico Polichetti, dell’ingegnere Antonino Attanasio e del geometra Giovanni Pagano. Nessuno è voluto mancare all’appuntamento, atteso da 30 anni. Anche se gli allacci Enel, non ancora eseguiti negli alloggi, faranno slittare di un mese il trasferimento definitivo delle famiglie. Un passaggio propedeutico all’eliminazione delle baracche nella frazione, dove a poca distante ha sede la scuola dell’infanzia, costretta a chiudere i battenti e in attesa di riaprire per settembre. «Con il consigliere regionale Giovanni Baldi – ha detto il sindaco – ci stiamo muovendo per reperire gli 800mila euro necessari a smantellare i prefabbricati. Già pronta la ditta che dovrà eseguire la bonifica. Ho intenzione di destinare quell’area a villa pubblica, dove i luciani e non solo possono ritrovarsi». Galdi ha poi evidenziato la professionalità della ditta esecutrice dei lavori, a differenza di quanto accaduto in altri cantieri: «Sono le case meglio riuscite». Quindi ha fatto i nomi di Filomena, Maria e Anna: tre donne in prima fila, attente ai problemi che, di volta in volta, si venivano a creare nel cantiere ma anche quelle che hanno saputo dialogare e fare da mediatrici tra amministratori e terremotati. Dopo la consegna delle 68 nuove case, rimarranno nei prefabbricati cittadini altre 80 famiglie, molte delle quali escluse e che hanno partecipato al bando di riammissione. «Un pensiero – ha chiuso il sindaco – va proprio a chi attende ancora una casa». (a. f.)