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Consegnate le 600 firme raccolte per chiedere la tassa di soggiorno

AMALFI. Sono state consegnate al sindaco di Amalfi, Alfonso Del Pizzo, le oltre 600 firme raccolte per chiedere all’Amministrazione comunale di instituire la tassa di soggiorno. Adesso si attende che...

AMALFI. Sono state consegnate al sindaco di Amalfi, Alfonso Del Pizzo, le oltre 600 firme raccolte per chiedere all’Amministrazione comunale di instituire la tassa di soggiorno. Adesso si attende che il primo cittadino convochi il Consiglio comunale per discutere dell’argomento. In caso contrario, come spiega il consigliere di minoranza, Giovanni Torre, saranno le opposizioni «a chiedere la convocazione del parlamentino cittadino, per onorare una richiesta che viene direttamente dai cittadini». Insomma proprio all’avvio dell’alta stagione turistica Amalfi si appresta a discutere dell’opportunità o meno di chiedere ai vacanzieri un piccolo contributo per soggiornare nelle strutture ricettive del paese. D’altronde l’opportunità di prevedere la tassazione e di non far ricadere il peso fiscale esclusivamente sugli amalfitani, in virtù pure dei tagli del Governo, era già stata avanzata, lo scorso anno, dal gruppo “Amalfi verso il futuro”, composto dal consigliere Torre e dall’ex primo cittadino Antonio De Luca. «Con gli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno – spiegano i promotori della petizione - si potrebbero fare interventi di manutenzione ordinaria, organizzare una seria e tempestiva programmazione e promozione turistica, istituire un box office informativo, rendere più accogliente e pulita la cittadina, far fronte alle esigenze dei diversamente abili e degli anziani e ridare dignità allo sport». Di parere diametralmente opposto, invece, sono gli albergatori amalfitani, rappresentati nell’Amministrazione da Gennaro Pisacane, che è anche presidente dell’Associazione albergatori e del Consorzio turistico di qualità.

Gaetano de Stefano