da oggi a Salerno

Congresso Sismed sulla fibrillazione atriale

Inizia oggi alle 15 al Grand Hotel Salerno e durerà fino a domenica, il V congresso nazionale della Sismed, la Società italiana scienze mediche. Il congresso nazionale rappresenta un’occasione di...

Inizia oggi alle 15 al Grand Hotel Salerno e durerà fino a domenica, il V congresso nazionale della Sismed, la Società italiana scienze mediche. Il congresso nazionale rappresenta un’occasione di incontro, aggiornamento e discussione, ma anche un momento di confronto su argomenti e tematiche di comune interesse. Nel corso del congresso saranno presentati i dati preliminari di uno studio clinico nazionale sulla fibrillazione atriale, lo studio Ercaf. È dimostrato ormai che la fibrillazione atriale è causa del 15% di tutti gli ictus cardio embolici. Ciò significa che in Italia dei 200.000 casi di ictus stimati all’anno, 30.000 sono determinati da questa frequente anomalia del ritmo cardiaco.

In Campania i soggetti affetti da fibrillazione atriale sono circa 70.000, dato destinato ad aumentare a causa del progressivo allungamento della vita media. In particolare in molte province, quali Napoli, Salerno e Benevento, si stima che circa il 5% della popolazione risulti a rischio. Allo scopo di approfondire le conoscenze epidemiologiche legate a tale aritmie, nei mesi scorsi, è stato avviato lo studio Ercaf, un progetto proposto dalla Sismed che coinvolge importanti centri universitari ed ospedalieri in tutta Italia. «Lo studio – spiega il presidente nazionale della Sismed Gabriele Catena – contribuirà ad aggiungere e potenziare dati “real life” sulla gestione farmacologica ambulatoriale nella strategia di controllo del ritmo in pazienti affetti da fibrillazione atriale persistente. Inoltre potrà essere un valido supporto all’attività quotidiana, non solo dello specialista, ma anche del medico di medicina generale».

Obiettivo è quello di una conoscenza a 360 gradi per la gestione clinico farmacologica del paziente per migliorarne la vita riducendo gli effetti collaterali dei farmaci antiaritmici.

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