Congelata la restituzione dei canoni idrici

ROCCAPIEMONTE. In questi ultimi giorni, a tenere banco negli ambienti politici e non di Roccapiemonte, è il temporaneo congelamento della terza rata di rimborso inerente al canone di depurazione delle acque. La spiegazione data dall’amministrazione comunale, è stata formulata sulla scorta di un maggior controllo e declinata attraverso una delibera di giunta secondo cui per un controllo più appropriato si è preferito, prima di restituire il saldo della terza rata, accertarsi dell’effettiva depurazione delle acque reflue nel periodo compreso tra il 2003 e il 2007.

I canoni di depurazione, stabiliti in tre rate annuali per gli anni 2012, 2013 e 2014 a mezzo compensazione sulle bollette idriche, non dovevano essere pagati a causa della “mancata fruizione del servizio depurazione per inesistenza o non funzionamento degli impianti”. Tuttavia, da Palazzo di Città è stata comunicata una maggiore attenzione e cautela sulla faccenda. In poche parole, prima verranno effettuati controlli da tecnici esterni sulla reale mancanza di depurazione delle acque in quel periodo, e solo in un secondo momento potranno essere sbloccati i soldi. La consulenza esterna avrebbe tempo fino al 30 ottobre per formulare le proprie riflessioni in merito alla questione. Ecco spiegato il motivo della sospensione dei rimborsi nei confronti delle utenze.

Di contro, alcune associazioni e movimenti rocchesi non hanno preso bene la decisione. In particolare, Rocca Bene Comune, il cui portavoce, Gerardo Vitale, si è detto perplesso di fronte al congelamento. «Allora dovrebbero bloccare anche le bollette dell’acqua. E poi era necessario rivolgersi ad un tecnico specializzato? Bastava andare a controllare i verbali o chiedere spiegazione alla precedente amministrazione».

Il consiglio comunale di domani sera si preannuncia molto teso.

Davide Speranza

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