ECONOMIA

Confindustria, Giovani e Basilicata puntano su Boccia

Prestigiosa designazione per l'industriale salernitano

SALERNO, Il salernitano Vincenzo Boccia è il candidato alla presidenza di Confindustria dei Giovani. Vincenzo Boccia ha avuto la meglio sugli altri candidati Marco Bonometti, Aurelio Regina e Alberto Vacchi. Dal confronto "è emersa una sintesi verso un indirizzo di voto chiaro e inequivocabile", si legge nella nota degli imprenditori under-40.

"Il presidente dei Giovani imprenditori Marco Gay presenterà questa sintesi all'incontro con i Saggi del prossimo 8 marzo e indicherà in Vincenzo Boccia la scelta dei Giovani per la presidenza di Confindustria, riconoscendo in lui - viene spiegato - quella visione innovativa e concreta, capace di sintetizzare in modo efficace gli interessi di grandi, medie e piccole imprese e di dare centralità allo sviluppo del nostro patrimonio manifatturiero e competitività al sistema dei servizi".

L'indicazione arriva dopo che, "al termine del confronto con i candidati alla presidenza di Confindustria, che si è svolto venerdì 26 febbraio, i Giovani imprenditori, riuniti in Consiglio centrale, hanno analizzato con attenzione le linee guida proposte e la loro coerenza con i contenuti del Manifesto programmatico 'All'Italia serve più Confindustria', elaborato dagli stessi Giovani imprenditori. Al termine di un dibattito ampio nel quale ciascun territorio ha espresso la sua posizione è emersa una sintesi verso un indirizzo di voto chiaro e inequivocabile".

E dopo i giovani, anche Confindustria Basilicata sceglie Vincenzo Boccia per la presidenza. L’associazione regionale lucana, si legge n una nota «dopo aver seguito con grande attenzione il processo di rinnovo della presidenza nazionale di Confindustria e aver ascoltato i programmi dei candidati ufficiali, esprime la sua preferenza per l’imprenditore salernitano Vincenzo Boccia, un uomo caratterizzato da un’approfondita conoscenza del Sistema, con una lunga militanza associativa e che riuscirà a interpretare, a livello programmatico, la volontà di ripartenza di tutte le aziende italiane, in particolare delle piccole e medie imprese, a partire da quelle del manifatturiero fino a quelle che operano nei comparti innovativi, dei servizi, del turismo, dell’industria culturale e creativa, delle startup».