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Confermato l’arresto del musulmano

SARNO. Convalidato l’arresto di Larbi Dernati, l’attivista musulmano famoso a Sarno per le sue battaglie contro l’Isis e il terrorismo. Dernati nel pomeriggio di giovedì è stato protagonista di una...

SARNO. Convalidato l’arresto di Larbi Dernati, l’attivista musulmano famoso a Sarno per le sue battaglie contro l’Isis e il terrorismo. Dernati nel pomeriggio di giovedì è stato protagonista di una violenta lite familiare durante la quale avrebbe minacciato con un fucile il padre e la moglie prima di fuggire nei vicoli di Episcopio dove risiede. Dopo averlo intercettato e fermato, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione trovando il fucile a due canne, che aveva la matricola abrasa, e altre armi da fuoco detenute illegalmente.

La convalida dell’arresto e la conferma dei domiciliari per Larbi Denati, hanno riacceso in città le polemiche e le prese di posizione sulla sua persona e sul suo ruolo. Sebbene in più occasioni l’attivista si sia esposto contro l’Isis, condannandone in più occasioni la violenza brutale, e malgrado abbia subito condannato gli insulti e le scritte in nome di Allah apparse recentemente sui muri di Sarno, meritandosi anche attenzione da parte dei media nazionali, parte della comunità cittadina lo ha spesso messo all’indice. E anche stavolta, c’è voluto davvero poco perché, in seguito al suo arresto, riapparissero i contrari alla sua azione religiosa e, più in generale, all’integrazione.

Mischiando senza alcun problema un episodio privato e gli aspetti culturali dell’attività di Denati, su qualche sito sono ricomparsi inviti a “cacciare via” Larbi e i suoi connazionali da Sarno. L’attivista musulmano ora sconterà la pena commisurata al reato che ha commesso, quello di nascondere in casa un’arma dalla matricola abrasa, ma la sua figura continuerà a dividere i sarnesi. Va ricordato, infatti, che se c’è chi ha approfittato di un singolo episodio per rispolverare odio e rabbia, c’è anche la maggior parte della comunità cittadina che non ha problemi con Denati.

Maria Manzo

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