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Confermata la serrata in città Esercenti contro il piano sosta

SARNO. I commercianti confermano la manifestazione di protesta contro il piano della sosta. Gli esercenti si sono fatti portavoce di un malessere diffuso contro le regole del parcheggio, precisando...

SARNO. I commercianti confermano la manifestazione di protesta contro il piano della sosta.

Gli esercenti si sono fatti portavoce di un malessere diffuso contro le regole del parcheggio, precisando che non sono contro le strisce blu, ma contro le tariffe decise in via unilaterale dall’esecutivo. Inoltre, i commercianti precisano che la protesta non è legata al fatto di ottenere essi stessi la possibilità di agevolazioni, ma sono contro l’impianto generale del provvedimento rispetto al quale avevano anche inviato delle proposte, rimaste lettera morta. La serrata partirà alle dieci e durerà un’ora, concludendosi con una marcia fino a palazzo di città per manifestare il dissenso. Un piano rispetto al quale sono tanti i malumori, nonostante l’atto di indirizzo che la giunta ha votato la scorsa settimana con il quale ha impartito agli uffici delle ipotesi per attenuare l’impatto. Riequilibrare per le varie strade le strisce blu e quelle bianche e reperire altri stalli nelle varie zone sono i principi attraverso i quali l’amministrazione ha provato a dare delle risposte che, però, sono state ritenuto, almeno fino ad ora, insoddisfacenti. L’interrogativo è sempre lo stesso: a bando chiuso, è possibile portare delle modifiche al capitolato? Di questo piano le stesse forze politiche non sono contente. Forze di minoranza e movimenti civici hanno espresso la loro contrarietà sulle regole economiche stringenti. Il Pdl si è proclamato contrario e ha invitato la sua ex maggioranza a dimettersi.

Su questo arriva secca la replica del sindaco Mancusi: «Sono basito. Gli amici del Pdl sono stati sempre presenti ad ogni discussione e hanno votato. Sono stati tra i gruppi più attivi sull’argomento e, ora, criticano l’operato di cui essi stessi sono stati fautori, assumendo una posizione inadeguata che arreca danno all’immagine della stesa amministrazione». L’Udc ha provato a studiare correttivi.

(g. f.)

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